Chi comanda adesso in Rai? I tecnici o ancora i partiti? A giudicare dalla questione delle nomine viene da pensare che non sarà facile per il d.g. Luigi Gubitosi e il presidente Anna Maria Tarantola tagliare il cordone ombelicale che l’azienda ha con i politici.
Il direttore di Raiuno Mauro Mazza è stato difeso con le unghie da Maurizio Gasparri e Fabrizio Cicchitto, alfieri del Pdl in caduta libera. I due hanno fatto le barricate contro il possibile cambio della guardia sulla poltrona di Raiuno. E sono pronti a fare altrettanto sulla questione del Tg1. «Con Berlusconi al governo il pluralismo è stato sempre garantito», dicono. Ora si teme che con l’avvento di Mario Orfeo o di Antonio Di Bella alla guida del tiggì della rete ammiraglia l’Udc e il Pd possano avere uno strapotere di incarichi ai danni del Pdl. Non va infatti dimenticato che il direttore del Tg2, Marcello Masi, è considerato in area di centro, e il Tg3 di Bianca Berlinguer è nell’emisfero di sinistra, così come la direzione di Corradino Mineo di Rainews.
Come se ne esce? Difficile pensare di riuscirci senza un accordo politico ben preciso. Anche Gubitosi se ne dovrà fare una ragione. Soprattutto se si considera che perfino il consigliere vicino all’Udc, Rodolfo De Laurentiis, si è espresso contro la nomina di Giancarlo Leone (area ex Dc) a Raiuno, voluta fortemente da Gubitosi in prima persona. Ma in realtà sono poche le cartucce a disposizione del Pdl per eventuali nomine. Degli interni c’è il solo vicedirettore Gennaro Sangiuliano. Tra gli esterni potrebbe esserci Giorgio Mulè, direttore di Panorama. Più difficile pensare ad Antonio Preziosi, il direttore del giornale radio che ha virato verso il centro. Quindi: o si prolunga il mandato di Alberto Maccari fino alle elezioni (Gubitosi è contrario) o si decide per una soluzione interna fuori dai giochi politici (Monica Maggioni), oppure può tornare utile un evergreen del calibro di Marcello Sorgi.
Ieri intanto Claudio Cappon e Piero Corsini sono stati nominati rispettivamente presidente e amministratore delegato di Rai World. Lo ha deciso il Cda della Rai, spiegando che l’obiettivo è la definizione di un polo di riferimento unitario della Rai, in grado di razionalizzare le diverse presenze e sviluppare tutto il potenziale e le sinergie attuabili in questo settore, decisivo per la configurazione di un moderno media europeo di Servizio Pubblico. Il Cda ha poi designato Giuseppe Biassoni alla presidenza di Rai Net, confermando come amministratore delegato Piero Gaffuri. Nominato infine Carlo Romeo per la direzione generale di San Marino Rtv.
Fonti: ItaliaOggi | MF-DJ