Da ieri il Cda della Rai presieduto da Anna Maria Tarantola è in proroga.
L’assemblea dei soci della tv di Stato (il Ministero dell’Economia per il 99,56%, la Siae per lo 0,44%), in prima convocazione, ha approvato il bilancio del gruppo al 31 dicembre 2014 che si chiude con un utile netto pari a 47.863.000 di euro e la connessa ripartizione degli utili. Gli azionisti della Rai, informa una nota dell’azienda, hanno anche preso atto del bilancio consolidato di gruppo riferito al medesimo esercizio che, come è noto, presenta un utile netto pari a 57,9 milioni di euro.
L’assemblea, sempre da ieri, rimane tecnicamente aperta finché non verranno presentate le candidature per il nuovo Consiglio, cioè le nomine (sempre e comunque politiche) dei nuovi amministratori. Sarà con la nuova legge che regala più poteri di nomina al governo, ancora da approvare, o con la legge famigerata Gasparri, tuttora in vigore? Bel quesito. Che forse si scioglierà nelle prossime settimane. Il premier non eletto ha dichiarato ieri che «la riforma Rai bisognerebbe farla entro luglio se si vuole cambiare la governance, altrimenti andremo a rinnovo con la Gasparri». Matteo Renzi intervistato dall’emittente tv Rtv38 ha detto inoltre che «nella riforma dell’editoria c’è bisogno di un’attenzione particolare alle emittenti e alle testate locali».
Fonti: Askanews | Il Corriere della Sera | Ansa