Le prime 9 posizioni sul telecomando della numerazione automatica della tv digitale terrestre sono riservate alle tv nazionali. Lo dice l’Agcom nonostante una trafila di sentenze del Tar e del Consiglio di Stato scaturite dai ricorsi di alcune tv locali (Telenorba in primis).
L’intricata vicenda dei numeri LCN del digitale terrestre è quindi giunta a una svolta, o forse no. Il 30 aprile scorso il Commissario ad acta Marina Ruggieri, nominata dal Consiglio di Stato per verificare quale fosse la situazione esistente ai tempi dell’emanazione della delibera n. 366/10/CONS, ha pubblicato sul sito dell’Authority le rilevazioni che confermano che a marzo 2010, esistevano 7 emittenti nazionali analogiche private, oltre alle tre reti della Rai. 9 tv private avevano programmazione di carattere generalista, mentre Deejay Tv aveva un palinsesto non generalista.
Dallo studio del Commissario ad acta ora l’Agcom dovrà avviare un riesame della tormentata regolamentazione sulla numerazione LCN, prendendo probabilmente come base la delibera n. 237/13/CONS. Come predisposto dal Consiglio di Stato, il lavoro della professoressa Ruggieri per l’Autorità termina con questa pubblicazione.
La battaglia delle tv locali per la conquista di un posto tra i primi 9 numeri del telecomando sembra quindi andata definitivamente persa. L’ipotesi dell’adozione della vecchia delibera n. 237/13/CONS crea inoltre preoccupazione nel comparto delle emittenti locali, in quanto le disposizioni dell’Authority prevedono solo 13 numeri nei primi 100 per le stesse tv. Mentre la criticatissima, annullata e ancora vigente (se pur provvisoria fino all’attuazione della nuova regolamentazione) delibera n. 366/10/CONS prevede ben 39 posizioni per le emittenti regionali.
Inoltre la legge di Stabilità 2015 ha previsto che il prossimo Piano LCN fissi le modalità di attribuzione dei numeri agli operatori tv locali sulla base della posizione di nuove graduatorie stilate con riferimento agli indici di ascolto Auditel, al numero dei dipendenti a tempo indeterminato, al costo del personale giornalistico.
Con le prossime nuove regolamentazioni (di Agcom e governo) sui preziosi numeri del telecomando, perciò, si rischia di prolungare l’infinito contenzioso sulla numerazione LCN che si trascina oramai da molti anni tra proteste, ricorsi e clamorose sentenze, e che danneggia a ogni sbandata l’intero settore televisivo e la sua indifesa utenza.
Fonte: Agcom | TeleRadioFax n. 9/2015