Niente anticipo al 2011 per lo Switch-off del digitale terrestre

Il passaggio completo alla tv digitale terrestre di tutte le regioni d’Italia, in cui la tv analogica è ancora in etere, con tutta probabilità non potrà essere anticipato entro la fine del 2011. L’anticipo delle date degli Switch-off auspicato dall’Agcom e dal consorzio delle tv nazionali DGTVi non potrà quasi sicuramente essere approvato dal Ministero dello Sviluppo economico dipartimento comunicazioni.

Lo conferma l’empasse sulla definizione dello stesso calendario, rinviata innumerevoli volte dal CNID, e la stessa proposta da parte del ministro Romani di un programma che prevedere il passaggio delle regioni della Puglia, della Basilicata, della Calabria, e della Sicilia nel primo semestre del 2012.

L’ultima e indiscutibile prova dello slittamento della transizione al digitale arriva da una norma del decreto Omnibus, approvata la scorsa settimana dal Consiglio dei ministri, che indica il 30 settembre 2011 come termine ultimo per la presentazione del calendario degli Switch-off e che stabilisce che il MSE possa assegnare le licenze d’uso delle frequenze tv per l’asta LTE entro il 30 giugno 2012, e non entro il 31 dicembre 2011 come ipotizzato in precedenza.

Il 31 dicembre 2011 come termine per la concessione dei canali del digitale terrestre risulta quindi improponibile, anche perchè il governo ha introdotto un nuovo sistema di assegnazione delle frequenze per le tartassate tv locali, condizionato dall’incombenza della famosa asta per la banda larga mobile che venderà alle società telcom, per 2,4 miliardi di euro, i canali televisivi 61-69 UHF ora occupati dalle emittenti regionali.  Secondo le recenti disposizioni governative l’esproprio delle frequenze (9 su 27 disponibili) dipenderà da una speciale graduatoria, stabilita secondo il numero dei dipendenti, e paramentri economici, di copertura e patrimoniali, che stabilirà quale tra le tv locali potrà ambire al “titolo” di operatore di rete e quale invece sarà declassata a semplice fornitore di contenuti.

Chi scalerà la graduatoria e otterrà i gradi di operatore di rete, potrà gestire indipendentemente un multiplex del digitale terrestre (che può trasmettere almeno 6 canali) e ospitare anche altri fornitori di contenuti, cioè quello che è accaduto fino ad ora per le tutte emittenti locali. Le società televisive regionali che saranno invece escluse dalla particolare classifica non otterranno le frequenze e potranno solamente essere ospitate nei mux altrui, a certe condizioni che detterà l’Agcom. Il governo ha promesso che le tv locali penalizzate saranno indennizzate con i proventi dell’asta LTE (per un massimo di 240 milioni di euro), ma non esiste nessuna garanzia sui ricavi della gara per la banda larga mobile, nè la norma del decreto Omnibus assicura i risarcimenti promessi.

L’associazione Aeranti-Corallo, impegnata da mesi a difesa delle tv locali, «esprime un giudizio assolutamente negativo» sulle nuove disposizioni, e chiede d ripristinare il quadro normativo preesistente al decreto sul rilascio delle frequenze per la gara LTE, in base al quale tutte le tv locali analogiche sono diventate operatori di rete per la tv digitale terrestre in ambito locale. «Inoltre – dichiara l’associazione –  l’iter procedimentale previsto dal decreto legge, considerata la sua complessità, comporterà tempi molto lunghi per il relativo completamento, con conseguente danno sia per le imprese televisive, sia per l’utenza». Una volta emanato dal Quirinale, ricorda l’associazione, il decreto legge dovrà essere esaminato dalla Camera e dal Senato ai fini della relativa conversione in legge entro il termine perentorio di 60 giorni.

Per stilare la graduatoria e risolvere le controversie che sicuramente seguiranno ci vorranno parecchi mesi. Per questo motivo il governo ha spostato la data dell’assegnazione delle frequenze tv al 30 giugno 2012, data che con tutta probabilità, a fronte dei grossi problemi riscontrati, potrebbe anche essere posticipata. E per lo stesso motivo non sarà definito in breve tempo un nuovo calendario degli Switch-off del digitale terrestre.

15 thoughts on “Niente anticipo al 2011 per lo Switch-off del digitale terrestre

    1. Enrico mai sei svizzero per caso?
      Sarò costretto a moderare i tuoi commenti se userai un’altra volta il tuo raffinato linguaggio da dama di corte…

  1. no, italianissimo ma una domanda: quando ci sarà lo switch off c’è la possibilità che qualche canale tv rimanga all’analogico?

    1. In teoria non ci sarebbe proprio spazio per i vecchi canali analogici, soprattutto dopo che verranno assegnati i canali 61-69 UHF ai servizi di banda larga mobile. In molte regioni confinanti e vicine ai paesi Ue o extraUE che non sono ancora passati al digitale terrestre potranno permanere nello spettro alcune frequenze “analogiche” provenienti dai ripetitori oltre confine (come accade ad esempio in Sardegna).
      Nell’articolo di sopra sono stati inseriti dei cosidetti hyperlink (che contraddistinguono i documenti non lineari pubblicati sul Web), prova a cliccare su uno di questi collegamenti per approfondire la tua curiosità. Se invece vuoi leggere delle ulteriori info sugli Switch-off (anche quello dell’Umbria) basta andare nella pagina omonima.

  2. cari signori se ci sarà un passaggio al digitale terrestre piu in avanti ci saranno aggiustamenti per le emittenti che avranno disturbo da altre se si fa nel 2012 andra a finire nel 2013?

  3. Nuova riunione del CNID il 14 aprile

    Il governo ho fissato per il 14 aprile alle ore 10 l’ennesima riunione del CNID (Comitato Nazionale Italia Digitale) per definire i calendari degli Switch-off del digitale terrestre.
    Voci di corridoio non confermate prevedono drastiche decisioni sulla pianificazione del passaggio, dati i forti attriti con le associazioni delle tv locali:
    gli Switch-off potrebbero quindi essere rimandati tutti al 2012 con la Liguria, la Toscana e l’Umbria legate dallo Switch-off del sud della Francia e della Corsica passerebbero al digitale terrestre nel febbraio/marzo del prossimo anno. Di seguito sempre nel primo semestre del 2012 toccherebbe a Marche, Abruzzo e Molise. Infine per Sicilia, Calabria, Puglia e Basilicata lo Switch-off sarà eseguito nel secondo semestre del 2012, molto probabilmente da settembre fine a dicembre.

  4. sono veramente stanco è dal 1999 che sento parlare di switch-off, facciamo pena con questo digitale terrestre ,perchè non lasciamo perdere tutto e manteniamo gli analogici sovrapposti da riflessi e disturbi di canali tunisini e loro stessi

    1. Ciao Fabrizio,
      in tutta onestà i canali tunisini, almeno in Sardegna, sono sempre lì, trasmessi sulle frequenze in analogico e col digitale terrestre non interferiscono più di tanto. Disturbano semmai i canali digitali italiani…

  5. cari signori si sa con precisione se si passa al digitale terrestre a giugno o no qui si fanno solamente tante chiacchere e fatti pochissimi salutoni alberto

    1. Ciao Alberto,
      domani (forse e dico forse) si saprà qualcosa in più. E’ prevista la riunione del CNID. Forse sta per essere stretto un accordo tra governo e tv locali che consentirà di sbloccare la definizione dei calendari degli Switch-off. Ma nulla è certo come al solito quando si tratta di digitale terrestre…

  6. buongiorno quello che ho lewtto nel 2 semestre Liguria, Toscana. Umbria, Marche, Abruzzo, Molise; poi le restanti ho sbaglio cari signori grazie mille

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