Il beauty contest della tv digitale, scaturito dalle “geniali” idee del ministro Romani, ma in realtà imposto dalla Commissione europea per aprire il mercato televisivo italiano e per scongiurare allo Stato italiano la procedura di infrazione delle norme UE sulla concorrenza, è quindi giunto alla sua fase conclusiva dove si schiereranno in bella vista tutte le 8 partecipanti finaliste.
I tre commissari della giuria del concorso di bellezza del digitale terrestre, assunti dal Ministero dello sviluppo economico, hanno condotto infatti le prime selezioni in vista della sfilata finale della gara che andrà ad assegnare gratuitamente 6 frequenze tv alle tv nazionali. La nota del Ministero cita :
Comunicazione ai sensi del punto 4.6 del disciplinare di gara per l’assegnazione dei diritti d’uso di frequenze in banda televisiva per sistemi di radiodiffusione terrestre, di cui alla delibera n. 497/10/CONS del 23 settembre 2010 dell’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni. In data odierna (di ieri), la Commissione nominata ai sensi del punto 9.1 del bando di gara ha concluso l’esame delle domande presentate nella procedura in oggetto.
I soggetti ammessi sono i seguenti:
1. Canale Italia srl ( lotti A2 e A3 )
2. Telecom Italia Media Broadcasting srl ( lotti B1, B2 e C1 )
3. Elettronica Industriale spa ( lotti B1 e B2 )
4. Sky Italia Network srl ( lotto A2 )
5. Prima Tv spa ( lotti A2 e A3)
6. Europa Way srl ( lotto A1 )
7. 3lettronica Industriale spa ( lotto A2 )
8. Rai Radiotelevisione Italiana spa ( lotti B1 e B2 )
Le esclusioni di Tivuitalia e DBox da parte del Ministero non suscitano grande clamore. Insomma erano quasi attese. L’operatore di proprietà di Screen Service, che veicola sul digitale terrestre i canali di Sportitalia, afferma che la società tv è stata esclusa a causa un vizio di forma (non sussistevano le due garanzie di fideiussione necessarie per poter accedere alla gara), ma in realtà il MSE potrebbe averla bocciata anche per il suo status di operatore televisivo non nazionale, tra l’altro non concesso di recente dallo stesso dicastero. In una nota Screen Service commenta l’eliminazione affermando che «Tivuitalia continuerà ad operare grazie alla propria rete di frequenze in 18 regioni italiane, con una copertura che ad oggi è circa del 70% delle popolazione». Ma l’operatore tv potrebbe comunque portare avanti il ricorso depositato presso il Tar del Lazio sullo stesso bando del concorso di bellezza.
L’esclusione della cordata DBox, gestita dalle società di produzione tv Einstein Multimedia e MedStudios, è stata con tutta probabilità ispirata dalla quasi totale mancanza di strutture, di canali, e di copertura tv da parte dell’aspirante operatore rispetto ai parametri delineati nel concorso.
La gara non competitiva comunque sta mantenendo tutte le previsioni dei bookmakers: Mediaset e Rai sono pronte a spartirsi le due frequenze più ghiotte del Lotto B (55 UHF e 58 UHF, le uniche a monofrequenza), mentre TI Media unica aspirante per il Lotto C1, si accontenterà del canale per lo standard di nuova generazione del digitale terrestre DVB-T2. La competizione si accenderà su e giù tra le passerelle per i Lotti A1, A2 e A3, dove 3 Italia, Canale Italia, Sky, Prima Tv e Europa 7 gareggieranno per tre blocchi a multifrequenza. Sky Italia, a meno di brogli ministeriali, è superfavoria per il Lotto A2, che è anche l’unico a cui può aspirare (secondo i limiti imposti dall’UE), mentre le altre tv si giocheranno il Lotto A1 e quello A3. Ma la vera partita si disputerà al termine del beauty contest presso le aule del Tribunale Amministrativo del Lazio con i ricorsi di Sky, Rai, TI Media e Tivutalia sul bando e sul disciplinare della gara pubblica.
Ora non resta che attendere e godersi la sfilata…
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