Il gruppo Espresso e Telecom Italia starebbero trattando segretamente un’alleanza per unire sotto un’unica casa madre i rispettivi multiplex digitali della tv.
Secondo Gianluca Paolucci de La Stampa, che riporta due fonti concordanti e indipendenti tra loro, nonostante le smentite di Telecom e dell’Espresso, la trattativa mira a mettere insieme i tre Mux di Telecom Italia Media (unico asset rimasto dopo la cessione di La7 e la formalizzazione dell’uscita dalla partnership con Viacom per Mtv) con i due del gruppo Espresso, attualmente raccolti in Rete A srl. In caso di esito positivo, la nuova realtà metterebbe insieme 5 Mux, il massimo consentito dalla normativa attuale e lo stesso numero detenuto da Mediaset, che ha da poco convertito il suo unico Mux in DVB-H.
Nei mesi scorsi una trattativa analoga, per gestire l’ambito tasto numero 9 del telecomando del digitale terrestre, si era arenata per l’opposizione di alcuni membri del board Telecom. Al momento non è ancora chiaro che forma prenderà la partnership, anche se le opzioni sul tavolo sarebbero essenzialmente due: un conferimento di Rete A in TI Media Broadcasting o, più probabilmente, una newco dove mettere insieme gli asset dei due gruppi. Attualmente i due Mux di Rete A trasmettono i canali del Gruppo Espresso (Deejay Tv e LaEffe), le radio del gruppo e una serie di canali di altri gruppi. Su Rete A 1 si trovano infatti Cielo (Sky) e Focus, mentre su Rete A 2 alcuni canali tematici Lottomatica Tv. Ben più ricco il pacchetto trasmesso dai Mux di TI Media. Oltre ai canali di La7 e Mtv infatti attraverso i tre Mux del gruppo vengono trasmessi anche i canali del gruppo Usa Discovery (come Real Time, Giallo e K2), quelli di Sportitalia e del gruppo De Agostini. Inoltre, trasmette anche canali del gruppo Mediaset come Italia 2 e Mediaset Extra.
La combinazione delle due realtà lascerebbe spazio per l’affitto di ulteriori canali, in particolari per eventuali ampliamenti dell’offerta da parte di Mediaset, i cinque Mux sarebbero già saturi. Dal lato di Telecom, che ha sempre dichiarato di voler valorizzare l’asset di TIMB, ci sarebbe un interesse ulteriore. TI Media infatti , dopo la chiusura delle operaizoni con Cairo e Viacom, si trova nella necessità di essere ricapitalizzata (nel primo trimestre 2013 conta una perdita netta pari a 133,5 milioni di euro), malgrado il buon andamento di Broadcasting (ricavi per 36 milioni di euro). Anche se, spiegano le due fonti in maniera concordante, al momento non è stato firmato nessun impegno tra le parti né è prevedibile quando possa essere chiusa la trattativa.
Fonte: lastampa.it