Cairo Network e Ei Towers S.p.A. insieme per la realizzazione e la gestione tecnica pluriennale di un nuovo Mux nazionale del dtt.
Ei Towers (Mediaset) ha sottoscritto con Cairo Network, società interamente partecipata da Cairo Communication, gli accordi per la realizzazione e la successiva gestione tecnica pluriennale in modalità full service (ospitalità, assistenza e manutenzione, utilizzo della infrastruttura di trasmissione, etc.) di un nuovo multiplex nazionale sul digitale terrestre destinato ad operare sulla frequenza nazionale in tecnologia UHF, per la quale Cairo ha ottenuto dal Ministero per lo Sviluppo Economico l’assegnazione dei relativi diritti d’uso (per il lotto L3) nell’asta flop delle frequenze tv .
Con la realizzazione del Mux il gruppo Cairo Communication, diventerà attivo anche come operatore di rete e potrà disporre in autonomia di una capacità trasmissiva di circa 22,4 Mbit/s – rispetto agli attuali 7,2 Mbit/s affittati – utilizzabili per trasmettere i canali La7 e La7d dal 1 gennaio 2017 e per trasmettere nuovi canali che il gruppo intendesse lanciare ed eventualmente per l’affitto a terzi già a partire dal 2016.
Si apprende da una nota che è prevista una fase transitoria, nel corso della quale avranno luogo la realizzazione, la messa in esercizio e il primo periodo di esercizio dello stesso (fino al 31 dicembre 2017) e una fase a regime della durata di 17 anni (dal 2018 al 2034). A regime la copertura garantita è stata stimata pari al 94% della popolazione, allineata ai Mux nazionali a maggior copertura. L’accordo ha attribuito a Cairo la facoltà di recesso libero a partire dal 1° gennaio 2025.
I corrispettivi per Ei Towers ammontano complessivamente nel triennio di transizione a 11,5 milioni di euro e a partire dal 2018 cioè dalla fase a regime a 16,3 milioni annui. Tali valori sono comprensivi del corrispettivo per la messa a disposizione dei trasmettitori. L’onere annuo potenziale per l’operatore di rete di Mediaset nel periodo di pieno regime del multiplex è stato
stimato pari a un massimo di 4 milioni di euro, nell’eventualità in cui la banda disponibile sul Mux non fosse integralmente sfruttata da Cairo con nuovi contenuti propri o di terzi.
Fonti: adnkronos.com | milanofinanza.it