Libero.it affila le armi contro Mediaset e si prepara a dare battaglia sui video «pirata» di produzione del Biscione, dal Grande Fratello ai Cesaroni, caricati “illegalmente” sulla vecchia piattaforma di Italia On Line (IOL). Il portale internet ex Wind confluito in Libero e oggi ancora nelle mani di Naguib Sawiris ha incassato il 7 giugno una sentenza che riafferma i dritti sui filmati prodotti dall’azienda di Cologno Monzese in materia di copyright, ma punisce il servizio di condivisione video e limita la neutralità della Rete come già accade per YouTube.
Fonti vicine a Libero.it fanno sapere che l’azienda sta già studiando il ricorso in Corte d’Appello anche se i tempi potrebbero non essere immediati visto che il gruppo si prenderà tutto il tempo a disposizione per studiare a dovere le contro mosse «Dì certo la sentenza di Milano, fa sapere una persona vicina al portale ex Wind, ha affermato un diritto importante e cioè che non spetta al provider il controllo preventivo del materiale caricato dagli utenti, perchè sarebbe impossibile».
Libero.it appena scorporato da Wind dopo la fusione con i russi di Vimpelcom si trova in queste ore una grana del passato di cui avrebbe fatto volentieri a meno. La difesa probabilmente sarà delle più classiche: i video infatti non sono stati caricati ma dagli utenti, e quindi il portale sarebbe stato solo un abilitatore, il medium di diffusione dei filmati targati Mediaset. Su questo punto la giurisprudenza non si trova sempre concorde, se è vero che la stessa Mediaset l’anno scorso aveva vinto un primo round proprio con YouTube presso il Tribunale di Roma, ma nella sua causa gemella in Spagna Telecinco si era vista sconfitta proprio da Google. Il tema è proprio quello della neutralità tecnologica della piattaforma. Per qualcuno una verità lampante, per altri un alzata di spalle non più tollerabile. (Il Sole 24 Ore)