Per Cairo Communication è giunta l’ora della verità: presentare l’offerta economica per i mux del digitale terrestre o ritirarsi dalla gara.
Il 15 maggio scorso il Ministero dello Sviluppo economico ha emanato la comunicazione con la quale viene accettata la società Cairo Communication come possibile futura assegnataria dei diritti d’uso delle frequenze televisive messe a bando a febbraio.
A metà aprile, alla scadenza dei termini solo la società proprietaria di La7 si era fatta avanti per concorrere a quella che doveva essere un’asta, ma che per per mancanza di concorrenti diventerà, con ogni probabilità, un’assegnazione. A questo punto Urbano Cairo, che controlla La7 e La7d (canali trasmessi sulle frequenze TIMB), dovrà decidere se concorrere (e acquistare uno o più dei multiplex disponibili) oppure ritirarsi, lasciando andare deserta la gara. La base d’asta è di circa 30 milioni per ciascun lotto. E Cairo avrà 30 giorni a partire dal 15 maggio per presentare l’offerta economica.
Ma sulla gara (ex Beauty Contest) pende ancora il ricorso presentato al Tar del Lazio da Prima Tv (proprietaria del multiplex DFree). La società di Tarak Ben Ammar, impegnato attualmento nel rilancio di Sportitalia, ha chiesto l’annullamento dell’asta per vizi di forma e sostanza.
Gli esperti prevedono che Cairo concorrerà solo per un mux. Mentre le altre due frequenze tra i lotti L1 (VHF 6 e UHF 23 per una copertura della popolazione stimata all’89,5%), L2 (VHF 7 e VHF 11 con una copertura del 91,1%) e L3 (UHF 25 e UHF 59 – da liberare però entro il 2015 – con una copertura del 96,6%), potrebbero essere messe in palio dal Ministero in una nuova asta ancora più ribassata, con meno frequenze, per attirare nuovi operatori tv come Discovery, BBC e ancora Cairo. Sky Italia invece si è preventivamente autoesclusa dalla gara o da prossime gare, mentre sta valutando lo sbarco sul digitale terrestre di Sky TG 24, che potrebbe approdare forse sui mux del nuovo carrier Telecom-L’Espresso.
Infine non è neanche detto che la conclusione positiva dell’asta, con la vendita di almeno un lotto, possa chiudere definitivamente la procedura di infrazione sul dividendo interno aperta dall’Europa nel lontano 2006. Il commissario UE per la Concorrenza, Joaquin Almunia, qualche settimana fa, ha infatti dichiarato: «attendiamo l’asta e l’assegnazione definitiva dei canali multiplex da molto tempo. Ho avuto a che fare con diversi ministeri italiani, diverse autorità, tutti con diversi approcci. Spero che si arrivi ad una proposta finale da parte delle autorità italiane e che saremo in grado di adottare la nostra decisione definitiva. Ma a oggi non sono ancora sicuro».
Fonti: newslinet.it |ilsole24ore.com