Tv convergente: dopo Netflix arriva la svedese Magine

Magine è la start-up svedese che vuole diventare la Netflix europea. Il suo slogan è: «TV as it should be» (La tv come dovrebbe essere).

Lanciata in marzo, l’emittente è partita alla conquista dei telespettatori non solo scandinavi, ma anche tedeschi e spagnoli, proponendo un modello semplice. Niente contratti, né decoder o parabole da installare, basta un’app per vedere i programmi dal web sulla smart-tv, sul pc, sul tablet o sullo smartphone. Magine offre il primo mese di visione gratuita per una decina di canali.

Poi, con un abbonamento da 11 euro al mese, registrandosi sul sito, si possono vedere 30 canali nazionali ed esteri, da Eurosport a Cartoon Network. L’offerta è già disponibile sui televisori Samsung e il mese scorso Magine ha concluso accordi anche con le smart-tv di Lg Electronics, Panasonic e Tp Vision (Philips) in vendita sul mercato europeo.

«Non siamo solo un’altra piattaforma di tv da Internet, proponiamo un modo di consumare liberamente i contenuti televisivi e di accedere dovunque al programma preferito», confessa Michael Werner, presidente di Magine, al CorrierEconomia. Secondo un sondaggio fra 1.500 abbonati al servizio tra aprile e settembre, il 45% degli spettatori vede i programmi sul pc, il 37% sul tablet, il 29% sul televisore e il 10% sullo smartphone. Da luglio la start-up ha ricevuto 19 milioni di dollari dal venture capital per sostenere l’espansione in Europa. Dovrà competere da un lato con l’avanzata dell’americana Netflix, che in Inghilterra ha conquistato già un milione e mezzo di abbonati (è arrivata anche in Irlanda, Scandinavia e Olanda), dall’altro con le Internet Tv che si stanno affermando nei Paesi europei. Come NowTv, controllata da BSkyB, in Inghilterra, o LoveFilm di Amazon, che offre un vasto catalogo di film e serie tv a due milioni di abbonati.

In Italia invece arriva il prossimo mese, per Natale, Infinity, la proposta convergente di Mediaset. Il modello è lo stesso: un’offerta tutta online, per il primomese gratuita, quindi in abbonamento (meno di 10 euro al mese) per una visione illimitata. E con l’app si potranno vedere i titoli scelti sulle tv connesse e su tablet, smartphone, console. La differenza con Netflix e Magine è che Infinity propone cinema: 5 mila titoli tra film e serie tv. Si potranno scegliere anche titoli di prima visione da vedere in streaming a due-tre euro, pagando con PayPal o carta di credito. Per febbraio-marzo 2014 è atteso invece River (nome provvisorio) di Sky Italia. In catalogo, un migliaio di film, più una decina di canali tv, per meno di 10 euro al mese. Senza impegno: si paga un ticket per vedere di volta in volta di eventi importanti anche nello sport. E basta l’app per ricevere ovunque.

Alcuni segnali indicano un mercato possibile per le Tv Over The Top. Finora sono circa 700 mila gli utenti delle prime videoteche web: Chili di FastWeb e Cubovision di Telecom Italia. La tv sul mobile ha riscontrato successo con l’app SkyGo per gli abbonati di Sky: 1,7 milioni di utenti. E in Mediaset l’app TgCom24 ha raggiunto i 3,4 milioni di download, l’app VideoMediaset i 2,3 milioni. Si stima per l’Italia un bacino di utenti per le Internet tv da uno a due milioni alla fine del 2014.

In Europa il settore video e tv da Internet vale già 480 milioni di euro (+60% all’anno) e nel 2016 arriverà a due miliardi, prevede ITMedia Consulting. «Il traino sarà il video-on-demand in abbonamento mensile, affermato da Netflix e ora imitato in Europa — dice Augusto Preta, direttore di ItMedia consulting—. Si è rivelato vincente rispetto al modello gratuito sostenuto dalla pubblicità o a quello a consumo, come su iTunes, perché è conveniente: con tariffe flat, da 8 a 11 euro, il consumatore ha una scelta illimitata da grandi cataloghi online. La differenza rispetto agli Usa è che in Europa i diritti televisivi sono blindati dai broadcaster nazionali e dalle pay-tv, che cercano ora di controllare il passaggio alla tv da Internet per non perdere.

Fonte: CorrierEconomia

3 thoughts on “Tv convergente: dopo Netflix arriva la svedese Magine

  1. secondo me è un mercato che crescerà ancora. Sia per i nuovi concorrenti che entrano, sia per quelli già presenti che stanno raddrizzando il tiro e offrendo contenuti sempre più mirati e rivolti ad un pubblico ben preciso, tipo Cubovision con serial di tutto il mondo o documentari

  2. Da quando sono usciti i canali tematici di Cubovision ho capito dov’è il vero valore delle tv on demand. Senza contare che si tratta di un utilizzo privo di quei tecnicismi da internet che in genere allontanano il pubblico più anziano. Questi servizi ormai più semplici che usare il telecomando.

  3. Concordo con Rosa.
    Un servizio molto più semplice da usare, ma con la bellezza dei contenuti della tv on demand, un valore da non sottovalutare. Ormai si arriva ad un numero di titoli impressionante, sia per genere che per autore e perfino attore.
    Non solo c’è occasione di riunirsi davanti la tv, attraverso lunghe maratone di telefilm e cinema, ma anche di recuperare ciò che normalmente in chiaro andrebbe perduto. Sono decisamente pro!

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