Ieri mattina, nella Sala degli Arazzi al piano terra di Viale Mazzini, il direttore generale della Rai Luigi Gubitosi ha condotto, di fronte a 80 tra avvocati d’affari, consulenti e super- banchieri, il management presentation per l’asset “in vendita” Rai Way che viaggia a vele spiegate verso la quotazione in borsa.
La Rai ha messo in mostra i propri dirigenti che pilotano la società delle torri di broadcasting, società che gestisce oltre 2300 stazioni «trasmittenti e ripetitrici», una rete di satelliti, due centri di controllo (a Roma e Milano) e vanta un utile netto di 11,8 milioni (nel 2013). Gli ospiti sono i registi della quotazione di Rai Way, attesa per questo novembre.
In sala, racconta Aldo Fontanarosa su La Repubblica, c’era Federico Imbert, amministratore delegato di Credit Suisse Italia, la banca che è global coordinator e anche joint book runner della quotazione. C’era anche l’amministratore delegato di Banca Imi in visita alla Rai, banca del gruppo Intesa Sanpaolo che è anch’esso Global coordinator e joint book runner della quotazione. Nella Sala degli Arazzi, si notano poi dirigenti di punta di Mediobanca (che è anche lei global coordinator). Dirigenti di punta di Citi e Bnp Paribas (altri book runner). Dirigenti di Leonardo (l’advisor). E grossi papaveri di grossi studi legali, come Bonelli Erede Pappalardo (che cura gli interessi di Rai Way) e Clifford Chance (delle banche).
Secondo Fontanarosa Rai Way potrebbe assumere un nuovo ruolo di operatore della telefonia mobile, oltre a quello tv. Sul piano tecnico la rete sarebbe già in grado di rispondere alla nuova missione. Già adesso, d’altra parte, le sue antenne danno ospitalità a operatori della telefonia mobile, anche per le sofisticate trasmissioni con tecnologia Lte. La strada verso la Borsa è ancora lunga. Il progetto andrà descritto, punto per punto, nel prospetto informativo che avrà bisogno del semaforo verde della Consob. Poi ci sarà la presentazione agli analisti, quindi la tournée per cercare investitori nel mondo. Il road show, in casi del genere, tocca Londra, Parigi, Francoforte, quindi gli Usa. Soprattutto il dg Gubitosi spera che per novembre si sia attenuato il vento gelido sui mercati che ha fatto due vittime illustri in queste ore: Rottapharm e Sisal, costrette a rinunciare alla quotazione.
Fonte: La Repubblica