Mediaset: 77 trasferimenti, voci di cessione Mediashopping

Mediaset scrive trasferimenti, i sindacati leggono licenziamenti. Sul futuro di 77 dipendenti amministrativi si apre l’ultimo fronte sindacale in casa del Biscione, scrive L’Unità di stamane.

Dopo aver accentrato funzioni e responsabilità a Milano, Mediaset pensa adesso di trasferire i dipendenti degli uffici amministrativi di RTI, società controllata, da Roma nel capoluogo lombardo. Un’ipotesi che ha trovato freddi i sindacati, conviti che per molti impiegati il trasloco equivalga alle dimissioni forzate. Un confronto tra sindacati e azienda è previsto per mercoledì prossimo. Fino ad allora non è prevista alcuna mobilitazione tra i lavoratori, che restano però preoccupati.

Nei primi nove mesi dell’anno Mediaset ha accusato una perdita (mai vista prima) di 45,4 milioni contro un utile di 164,3 milioni dello stesso periodo del 2011. La crisi della raccolta pubblicitaria, che ha sfiorato il -15%, e l’inconsistenza della pay-tv Premium hanno influito pesantemente sui conti del Biscione. Per arginare l’emorragia il gruppo della famiglia Berlusconi ha annunciato risparmi e tagli per 450 milioni di euro in tre anni.

E i sindacati chiedono di conoscere nel dettaglio il piano di risanamento. Si teme che i tagli ricadano principalmente sui lavoratori. Già a luglio 74 dipendenti delle dieci sedi regionali di Videotime, società controllata che si occupava delle riprese e dei montaggi tv, sono stati ceduti ad una newco controllata da Ten-Eleven srl.

In questi giorni girano inoltre voci insistenti sulla cessione di Mediashopping. E sul mercato, secondo il quotidiano l’Unità, potrebbe finire pure il canale kids Boing. Insomma, tutti segnali d’allarme per i sindacati. «Fino ad un anno fa – commenta Riccardo Ferraro segretario nazionale Slc-Cgil – Mediaset non avrebbe intrepreso mai iniziative come il trasferimento dei dipendenti da Roma a Milano». In questo clima, entro dicembre si aprirà anche il confronto per il rinnovo del contratto integrativo di gruppo.

Fonte: L’Unità

2 thoughts on “Mediaset: 77 trasferimenti, voci di cessione Mediashopping

  1. Ero dipendente Mediaset, il processo di esternalizzazione/spin off/trasferimenti è iniziato alla fine degli anni 90, da allora centinaia di dipendenti ex colleghi, uno dopo l’altro sono stati messi in condizione di andarsene in modo frammentato e silenzioso, oggi c’è una accelerazione del fenomeno e la cosa appare più evidente.
    Non centrano assolutamente le cause economiche e nemmeno la crisi, nel 1980 le difficoltà erano ben maggiori rispetto alla posizione dominante odierna del Gruppo e la strada era tutta in salita. Il cambio di gestione da padre a figli ha profondamente modificato la natura dei rapporti interni al gruppo, infatti una delle caratteristiche vincenti di fininest/mediaset stava nell’intenso affiatamento interpersonale con conseguente compattezza dei collaboratori. Oggi assistiamo ad una normalissima gestione simile a centinaia di aziende non a caso in difficoltà, questa normalizzazione e superficiale gestione del personale ha leso il rapporto di fiducia interno diminuendo la capacità operativa per affrontare le difficoltà del mercato. Se rivedete la storia della caduta dell’impero romano troverete moltissime similitudini con quanto oggi accade in Mediaset. Purtroppo la crisi del gruppo è segnata nelle scelte di chi gestisce, ma se non lo capiscono daranno la colpa al calo pubblicitario del mercato

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