Continua la battaglia di Mediaset sulla difesa dei propri diritti d’autore (cioè d’azienda) nelle reti di Internet. L’azienda di Cologno Monzese con le sue cause anacronistiche ha già messo al tappeto Google (YouTube), Yahoo!, e Italia On Line , presso i tribunali di mezza Italia, società condannate dai giudici per avere permesso all’utenza la condivisione di preziosissimi video prodotti dal Biscione. L’azione di RTI ha però provocato casi di censura della libertà di espressione online, facendo chiudere ad esempio il canale YouTube dell’Unione Nazionale Consumatori.
Oggi però la crociata a favore del Copyright, per la protezione dei programmi televisivi di Mediaset, subisce una battuta d’arresto. Il tribunale di Roma ha fatti scagionato il provider Choopa, società di hosting sui quali server erano state caricare le fiction (di dubbia qualità) come Squadra Antifìmafia e Ris Roma 2. Nell’ordinanza del 20 ottobre il giudice del tribunale di Roma, Giuseppe Russo, ha escluso la sussistenza di una qualsiasi forma di responsabilità in capo all’hosting provider passivo per i contenuti ospitati dai siti clienti, così come in questo caso sono mancati i presupposti per l‘obbligo di segnalazione dei contenuti “illeciti”, a causa della genericità della diffida da parte di RTI (Mediaset). Il provvedimento cautelare è invece stato concesso nei confronti di VBB, piattaforma di condivisione video che sfrutta i server di Choopa, costretta a rimuovere i filmati “pirata”.
Fonte : Il Sole 24 Ore
Vabeh quindi Mediaset in fondo ha ottenuto quel che voleva. Che vuol dire che non ha vinto? Magari ha fatto causa a tutti e due così almeno uno li levava… E mi pare che ci e’ riuscita.