Asta 5G: frequenze 700 FDD a Vodafone, Telecom Italia e Iliad

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Nella fase dei rilanci dell’asta per le frequenze del 5G Vodafone, Telecom Italia e Iliad Italia si sono aggiudicate la banda 700 FDD.

Nella fase dei miglioramenti competitivi per la procedura di assegnazione delle frequenze per il 5G che ha visto partecipare le società Iliad Italia, Fastweb, Wind 3, Vodafone e Telecom Italia.

Dopo la sesta tornata di rilanci si è chiusa la procedura di gara per la banda 700 FDD per i blocchi generici (4 in totale, 2×5 MHz) con un introito totale di 1.363.436.396,00 euro a cui si aggiunge il blocco riservato già aggiudicato alla società Iliad Italia per un importo pari a 676.472.792,00 euro.

La banda 700 MHz è quella più preziosa, perché è quella porzione di spettro elettromagnetico che ora è occupata dalle TV e dovrà essere liberata (non senza resistenze) entro il 2022, e perché sono frequenze consentono di raggiungere tutto il territorio italiano, portando i servizi di banda ultralarga sia nelle aree rurali e in digital divide, sia nelle aree indoor molto sfidanti per la copertura mobile, come ad esempio i palazzi nei centri storici delle città, ottimizzando gli investimenti sulla rete.

Tutti i blocchi per la banda 700 FDD risultano quindi aggiudicati alla data odierna per un ammontare complessivo di 2.039.909.188,00 euro alle società Vodafone, Telecom Italia e Iliad Italia. Risulta ancora aperta la procedura per l’assegnazione della 700 SDL e appare vivace la competizione sulla banda 3700 MHz.

L’ammontare totale delle offerte vincenti a conclusione di questa prima giornata è stato pari a 2.826.412.258,00 euro, con un incremento di 345.409.454,00 euro rispetto alle offerte iniziali. Alle ore 10.00 di domani, venerdì 14 settembre 2018, riprenderà la seduta dedicata ai miglioramenti competitivi.

Il ministero dello sviluppo economico deve assegnare come detto le frequenze dei 700 SDL e le fasce 3700 MHz (due lotti conti tra Telecom e Iliad) e 26 Ghz (cinque blocchi per i quali si sono fatti avanti Fastweb, Wind Tre, Vodafone, Telecom e Iliad). Finora Linkem e Open Fiber non hanno presentato offerte, ma non è escluso che si facciano avanti per i blocchi che gli altri operatori ignoreranno.

La concessione di uso delle frequenze in gara dura 15 anni. Entro la fine del 2018 lo Stato incasserà circa metà della somma raccolta: 1,25 miliardi di euro. Il pagamento degli operatori tlc sarà poi dilazionato: nel 2019 arriveranno 50 milioni, nel 2020 300 milioni , nel 2021 150 milioni. Il resto sarà liquidato nel 2022.

Soddisfazione da parte di TIM, che in una nota precisa di aver fatto per i due lotti 700 FDD «un investimento di 680.200.000 euro (importo in linea con la base d’asta fissata a 676.472.792 euro) due dei quattro lotti da 5+5 MHz ciascuno sulla banda 700 MHz (10 MHz in upload e 10 MHz in download), disponibili a partire dal 2022 e validi fino al 2037».

«Il lotto acquisito – aggiunge il comunicato – rappresenta il massimo aggiudicabile per TIM in base all’attuale normativa Antitrust. Con questo importante risultato TIM amplia la propria disponibilità di frequenze prioritarie per i servizi 5G; il nuovo spettro si aggiunge, infatti, ai 20+20 MHz che TIM ha nelle bande a bassa frequenza 800 MHz e 900 MHz, che già garantiscono la fornitura di servizi UBB per una copertura della popolazione di oltre il 98%».

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