Dalla Newsletter TeleRadioFax del 14/01/2012 dell’associazione Aeranti-Corallo:
Ministero dello Sviluppo economico, Autorità per le Garanzie nelle comunicazioni e Dipartimento per l’Informazione e l’editoria della Presidenza del Consiglio dei Ministri sono in forte ritardo nell’emanazione di numerosi provvedimenti, previsti da disposizioni legislative e regolamentari, che sono di grande interesse per il settore radiotelevisivo locale. Essendo tali ritardi divenuti inaccettabili, è probabile lo sviluppo di un ampio contenzioso giudiziale al riguardo, finalizzato ad ottenere il pagamento degli importi dovuti alle imprese, con i relativi interessi, nonché il risarcimento dei danni subiti.
Entro il 31 gennaio 2011 doveva essere emanato il decreto del Ministro dello Sviluppo economico, di concerto con il Ministro dell’economia e delle finanze, in favore degli operatori abilitati alla diffusione di servizi di media audiovisivi in ambito locale, di misure economiche di natura compensativa a valere sugli introiti della gara per l’assegnazione delle frequenze di cui ai canali 61-69 UHF agli operatori di comunicazione mobili in larga banda (tali misure ammontano attualmente a € 174.684.709,00).
Il ritardo (attualmente di circa un anno) nell’emanazione di tale provvedimento ha comportato che le emittenti locali escluse dalle assegnazioni frequenziali a seguito delle gare svoltesi nel 2011 non hanno potuto ingiustamente accedere a tali misure compensative. Inoltre, non è, allo stato, certamente ipotizzabile di poter procedere alla digitalizzazione secondo la calendarizzazione prevista per il 2012 (in particolare con riferimento alle Regioni Puglia e Sicilia) nonché alla revisione delle assegnazioni frequenziali nelle aree già digitalizzate (in particolare Lazio, Campania, Lombardia, Veneto, Emilia Romagna e Piemonte) senza aver preventivamente emanato il suddetto decreto e aver previsto tempi congrui per la relativa applicazione.
L’Agcom deve ancora emanare le delibere di pianificazione delle frequenze delle aree tecniche in cui è stata calendarizzata la digitalizzazione nell’anno 2012 (aree tecniche corrispondenti alle regioni Abruzzo, Basilicata, Calabria, Molise, Puglia e Sicilia). In mancanza di tali provvedimenti di pianificazione, il Ministero dello Sviluppo economico non può emanare i bandi per la pre- sentazione delle domande di assegnazione dei diritti di uso delle frequenze e per la conseguente formazione delle graduatorie per le tv locali. Ne consegue che tali diritti di uso delle frequenze molto probabilmente potranno essere assegnati solo nei giorni immediatamente precedenti le date fissate per lo switch-off, con gravissimo danno per le emittenti locali. Le stesse, infatti, in mancanza di certezze circa le assegnazioni frequenziali, non possono certamente programmare investimenti e pertanto potrebbero non essere in grado di passare al digitale nei tempi programmati, con evidenti ripercussioni sulla raccolta pubblicitaria e sulla possibilità di continuità aziendale.
Resta in sospeso la questione delle provvidenze editoria sotto diversi profili. Intanto, occorre registrare che, malgrado sia entrato in vigore il nuovo regolamento, a oggi, tali modalità non sono ancora state rese note (ciò sarebbe dovuto avvenire entro il 31 dicembre 2011). E permangono, dopo 4 anni, i ritardi sulla definizione delle modalità per la richiesta dei rimborsi (per il 2007-2008) sul consumo di energia elettrica e collegamenti satellitari.