Diritti Tv Calcio, e se il pallone finisse su YouTube?

Le pay-tv vedono calare gli abbonati e tagliano i budget. In questo scenario non è da escludere che prima o poi la Serie A possa fare gola a YouTube di Google. Oppure ai canali di Infront Italy

Lo sport, ma soprattutto il calcio, è la principale calamita (e il principale business) per le pay-tv satellitari e digitali di tutta Europa. Tanto che nei singoli mercati le gare per l’acquisto dei diritti per la trasmissione in esclusiva dei campionati hanno visto una costante impennata dei prezzi. Rincari che hanno permesso alle varie leghe di prosperare, e nello stesso tempo hanno consentito ai club  di sostenere campagne acquisti faraoniche e di mantenersi a galla nonostante pesanti debiti.

Anche il ricchissimo Barcellona (570 milioni) e il Real Madrid (584 milioni) “vantano” un deficit impressionanti, nonostante il minor carico fiscale spagnolo. Ma se in Inghilterra, Spagna e Germania i match dei campionati fanno il tutto esaurito negli stadi e fanno schizzare abbonamenti e share nelle pay-tv, in Italia il ricco trend del pallone è cambiato, in crisi, e di parecchio.

Gli scarsi risultati internazionali delle squadre italiane e la crisi del mercato pubblicitario hanno influito sul progressivo abbandono dei contenuti esclusivi da parte della Rai , e hanno decretato il sensibile calo di abbonati di Sky (- 17 mila nel 2012 su 4,83 milioni totali) e quello pesante di Mediaset Premium (a soli 2,2 milioni di utenti). Nel mercato italico va scemando pure l’offerta esclusiva dei campoinati esteri più famosi, e solo Sportitalia punta a una nicchia di tifosi proponendo la Ligue 1 francese col PSG di Ibrahimovic.

Secondo Andrea Montanari di MF, la prossima asta per i diritti tv della Serie A, prevista per il primo semestre del 2014, potrebbe riservare delle soprese clamorose. L’ultima gestita da Infront ha garantito introiti miliardari alle società del massimo campionato italiano (da 866 milioni per il 2011-12 al miliardo di euro per il 2014-2015). Non è da escludere infatti l’arrivo di nuove offerte di broadcaster stranieri (come Discovery Channel, che recentemente è divenuto il terzo operatore del mercato). Ma soprattutto potrebbe clamorosamente arrivare un’offerta da parte di YouTube (Google), che sarebbe pronto ad invadere il mercato europeo della pubblicità.

In questo scenario non vanno trascurate neanche le mosse dell’advisor Infront, che potrebbe decidere di lanciare direttamente una serie di canali tematici sul calcio sulle varie piattaforme digitali. Il modello potrebbe ricalcare quello del campionato di Basket NBA negli USA, visibile anche sulle console Playstation, ma anche su portali web, mobile e internet tv.

Fonte: MF – Milano Finanza

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