La guerra tra Mediaset e Sky potrebbe sfociare in un’invasione di campo della pay-tv di Murdoch sul digitale terrestre.
La pax televisiva tra i due colossi della tv è ormai un lontano ricordo degli anni passati. Dopo lo scontro frontale per i diritti tv del calcio, scenario che ha visto vincitore Mediaset per i diritti di Champions League e in parte Sky per i diritti della Serie A, la tv satellitare di Rupert Murdoch si prepara (forse) all’assalto del mercato della tv generalista in chiaro.
Secondo La Repubblica, gli uomini del magnate australiano, infatti, hanno iniziato a valutare rischi e opportunità di una trasformazione completa di Sky Italia, che prevede una nuova offerta di canali free. In pratica uno sbarco in piena regola sul digitale terrestre, seguendo di fatto le orme di Cielo, l’unica emittente in chiaro della pay-tv. Negli studi fatti nel quartier generale è previsto un graduale e progressivo trasloco a cominciare dai canali all news.
Nel giugno scorso è stato annunciato l’accordo tra Sky e Telecom per la realizzazione di cinque nuovi canali televisivi sul digitale terrestre, sulle frequenze in concessione a TIMB ora divenuta (con Rete A – gruppo Espresso) Persidera (in cerca di un partner). Ma da allora più nulla. L’obiettivo di questa possibile rivoluzione sarebbe quello di competere sullo stesso terreno dominato dalle aziende tv di Berlusconi (in evidente crisi), per cercare di sottrarre al concorrente in difficoltà audience e quindi quote di mercato pubblicitario.
La guerra è tra Murdoch e Berlusconi, ma inevitabilmente coinvolgerà anche la Rai. Il mercato televisivo sta diventando sempre più articolato e complesso. La sua saturazione «tecnologica» è per tutti un dato di fatto. Aggravato negli ultimi anni dalla crisi economica e dalla flessione senza precedenti della raccolta pubblicitaria.
Tutti i soggetti in competizione sono quindi alla ricerca di nuovi sbocchi e investimenti. Anche perchè per il prossimo anno tutti dovranno probabilmente fare i conti con un nuovo competitor: Netflix. Il leader mondiale della tv su Internet è già sbarcato in Germania e in Francia. E ora si prepara a invadere anche il nostro Paese, con un’offerta sconfinata sui film e con canone piuttosto basso. Sky si è recentemente preparata al contraccolpo della tv convergente lanciando Sky Online. Mediaset dal canto suo ha già fatto esordire la sua piattoforma su Internet Infinity. Ma le nuove offerte online degli incumbent del mercato televisivo italiano, ancora legato alla vecchia e tradizionale tv, basteranno a fermare l’avanzata di Netflix?
Fonte: La Repubblica
Aggiornamento:
Sky smentisce in una nota le notizie stampa secondo cui il network televisivo a pagamento controllato da Newscorp avrebbe in progetto di lanciare un nuovo pacchetto di canali in chiaro in Italia.
“Sky è focalizzata come sempre sul suo core business pay-tv e sono pertanto prive di fondamento le indiscrezioni pubblicate oggi da Repubblica in merito al lancio di un pacchetto di canali gratuiti in chiaro“, si legge nel comunicato. “La presenza di Sky sulla televisione free continuerà a essere garantita da Cielo, il canale in chiaro che nel mese di settembre ha toccato l’1,35% di share medio e che nel corso del 2014 è il canale nativo digitale cresciuto maggiormente rispetto allo stesso periodo del 2013: +74%“, conclude la nota.
Quello della tv in chiaro, fanno notare le stesse fonti, è un mercato già affollato per numero di canali e dove i margini sono ristretti. Il numero dei canali in chiaro in Italia è quasi tre volte quello della Francia e il 30% in più della Gran Bretagna: in Francia i canali in chiaro sono 28, in Spagna 32 e nel Regno Unito 63 mentre in Italia sono 83. Appare invece plausibile l’ipotesi di uno sbarco sulla tv terrestre di SkyTg24 , già visibile in chiaro su internet, per il quale non si esclude nel corso dei prossimi mesi il trasloco su una frequenza in chiaro che la tv che fa capo a Rupert Murdoch potrebbe affittare.
Fonti: adnkronos | reuters