Servizio Pubblico di Santoro: nuovo attacco alle tv locali, incendiati i ripetitori di Rttr

Ogni rivoluzione crea cambiamenti e attriti nella società, e quella rivoluzione televisiva attuata da Santoro con Servizio Pubblico, che andrà in onda stasera alle 21 sulla rete di tv locali, su Sky e su Internet (in diretta streaming anche su Tv Digital Divide), si porta dietro tutti i vecchi simpatici nemici che non si fanno di certo scrupoli all’uso di metodi “non convenzionali” per ostacolare in ogni modo la sua nuova trasmissione multipiattaforma.

Nel giro di una settimana infatti ignoti figuri tentano di boicattare il circuito di emittenti che trasmette Servizio pubblico nelle regioni italiane. Dopo il furto di due trasmettitori di Telelombardia di giovedì scorso, questa notte è stato compiuto un attentato incendiario ai danni di alcuni ripetitori dell’emittente trentina Rttr, sul monte Calisio in Trentino Alto Adige, e il segnale è stato spento per motivi di sicurezza. Stasera, dunque, in Trentino probabilmente non sarà possibile seguire in tv la terza puntata della trasmissione.

Nell’incendio é andato distrutto un box contenente apparecchi gestiti dalla società TowerTel. Sull’edificio è stata scritta la frase “Solidarietà con gli arrestati di Roma” (come? chi?). I danni sono ancora da quantificare. Secondo quanto accertato dai carabinieri, gli attentatori hanno innescato l’incendio con della benzina. I bagliori delle fiamme sono state visti dagli abitanti del sobborgo di Villamontagna che hanno avvertito i vigili del fuoco. La Digos logicamente indaga sull’area anarco insurrezionalista, che personalmente non ho mai capito che cosa sia e che, sempre a mio parere, non c’entra un ciuffolo.

Un nuovo danno per il pubblico che segue Santoro: se i trasmettitori di Telelombardia trafugati una settimana fa garantivano giovedì scorso una copertura per circa 500 mila telespettatori, giovedì scorso Rttr è risultata l’emittente con lo share regionale più alto. La nuova puntata del programma di Santoro, intitolata La democrazia e dedicata alla nascita del governo Monti, si potrà seguire comunque in streaming sul Web sul sito ufficiale serviziopubblico.it, su repubblica.it, su corriere.it e su ilfattoqutidiano.it e anche su questo blog (che metterà a disposizione tutti i link disponibili), e ospiterà Antonio Di Pietro, leader dell’Italia dei Valori, e il sindaco di Verona Flavio Tosi. Spazio anche alle analisi di Tito Boeri e Federico Rampini e alle testimonianze in studio degli studenti di Roma e delle lavoratrici della Best di Montefano.

Aggiornamento ore 16: Andrà regolarmente in onda questa sera in Trentino il programma Servizio pubblico di Michele Santoro, nonostante l’attentato incendiario ai ripetitori. A precisarlo, in una nota, è l’emittente trentina Rttr, dai cui ripetitori va in onda la trasmissione. Rttr precisa di riuscire a trasmettere regolarmente da tutti gli impianti. L’emittente spiega poi che l’attentato di ieri sera, ha visto presi di mira «due impianti con due ordigni incendiari collegati a dei timer. Uno di proprietà della società TowerTel che è andato completamente distrutto e serviva i canali di Radio Maria, Radio Dimensione Suono e la telefonia di Brennercom e Vodafone. L’altro è della società Op.Im, editore di Rttr, Tv Alpi, Rtt, Terra Trentina, Rtt music tv, ed è stato solo parzialmente coinvolto, dal momento che l’innesco incendiario non si è azionato ed è stato disinnescato dagli artificieri della polizia».

Fonte : Ansa

2 thoughts on “Servizio Pubblico di Santoro: nuovo attacco alle tv locali, incendiati i ripetitori di Rttr

  1. perchè nessuno parla della piattaforma di europa 7 hd, di quanto sia dura trasmettere, di quanto è difficile la sua copertura, di tutte le strade che trova per cercare di bloccarla; santoro ha preso la stessa direzione e anche a lui cercano di boicottarlo, ora attaccano anche le piccole tv locali, che con il digitale terrestee molte restano fuori, per fortuna che esiste il web dove si puo seguire in diretta, e per fortuna esiste il movimento 5 stelle che da informazione libera.

    1. Ciao bonellino,
      La tv di Di Stefano da qualche tempo ha la sua frequenza, anche se un pò problematica perchè in banda VHF. E’ oramai nel mercato tv, e copre una fetta abbastanza ampia del territorio nazionale. E secondo me ha tutto il diritto, come ha fatto, di rivolgersi alla Corte Europea per chiedere i danni nei confronti dello Stato italiano, che non gli ha permesso di trasmette per più di una decade. Secondo me però è molto più sconvolgente il fatto che la Lega Calcio, dopo aver causato indirettamente il fallimento di Dahlia Tv, abbia negato a Europa 7 l’acquisto dei diritti audivisivi delle partite della serie A (si parla di decine e decine di milioni di euro), a costo di lasciarli invenduti, tutto per non danneggiare l’unico competitor nel mercato pay-tv sul digitale terrestre (vedi Mediaset Premium).
      In questi articoli ne ho parlato ampiamente: http://www.tvdigitaldivide.it/2010/11/13/la-vittoria-invisibile-di-europa-7/
      http://www.tvdigitaldivide.it/2010/04/11/dopo-11-anni-di-cause-partono-a-giugno-le-trasmissioni-di-europa-7/
      http://www.tvdigitaldivide.it/2011/10/11/la-corte-europea-di-strasburgo-allesamina-del-caso-europa-7/
      http://www.tvdigitaldivide.it/2011/10/13/caso-europa-7-di-stefano-chiede-2-mld-di-danni-allo-stato-italiano/
      http://www.tvdigitaldivide.it/2011/05/03/europa-7-il-25-maggio-ricorso-a-strasburgo-sulla-mancata-assegnazione-delle-frequenze-tv/

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