La Rai si cancella da YouTube

raivsyoutubeDal primo giugno YouTube dovrà cancellare i 40 mila video in alta definizione che la Rai ha concesso in base al contratto siglato nel 2008. La tv di Stato ha deciso di annullare l’accordo con il colosso del web di proprietà di Google perché, a suo dire, non è più vantaggioso.

Va in scena così il primo atto di uno scontro tra la tv pubblica italiana e la più grande piattaforma video web al mondo, che rischia di sfociare in una guerra, come è già accaduto con Mediaset. Una lunga e possibile battaglia legale che la Rai potrebbe avviare per eliminare dal database di YouTube i milioni di video di proprietà Rai caricati dagli utenti.

Il contratto tra la Rai e Google viene firmato sei anni fa, nel 2008. Le reti pubbliche (attraverso RaiNet) s’impegnano a girare a Google, perché li metta su YouTube, fino a 7 mila video l’anno. Google ha il pallino in mano perché raccoglie la pubblicità che precede gli estratti dei programmi. Viale Mazzini incassa una somma non certo alta, in cambio dei contenuti: «L’introito annuo è stato di 700 mila euro per la tv di Stato», sussurra un esperto senatore di maggioranza.

Già nel 2012 il Cda Rai votatva per un possibile procedimento legale nei confronti di YouTube, per rimuovere i filmati coperti da copyright. Ad agosto 2013, parlando al mensile Prima Comunicazione, il direttore generale della Rai Gubitosi avverte: «La nostra intenzione è di ridiscutere l’accordo con Google, entro fine settembre. Tendo a condividere la posizione di Mediaset. Non vedo vantaggi per noi da quell’intesa». Al tavolo della trattativa, che si protrae per molti mesi ancora, Gubitosi chiede una cosa che Google non accetta: la raccolta delle inserzioni deve passare dal motore di ricerca a Rai Pubblicità.

A fine aprile Gubitosi e Fabio Vaccarono (Country manager di Google per l’Italia) si lasciano con un nulla di fatto. La Rai, dunque, denuncia il contratto ed è già al lavoro per trasferire i 40 mila video di pregio, adesso su YouTube, nella pancia della sua piattaforma Rai.tv, che avrà forti vantaggi in termini di traffico Internet e di pubblicità (la raccolta stimata è di un milione e 400 mila euro). Non solo. La tv di Stato tratta con Msn Microsoft che avrà spezzoni di programmi a patto che sia Rai, stavolta, a raccogliere gli spot. Viale Mazzini, infine, pretende la cancellazione di qualsiasi suo video sia su YouTube. Richiesta che minaccia di innescare una causa come quella infinita che vede impegnata Mediaset contro il colosso del web.

Fonte: La Repubblica

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