Il dg Luigi Gubitosi sta lavorando al nuovo business plan della Rai. E assieme al presidente Anna Maria Tarantola e su input del governo Monti, sta mettendo mano alla struttura interna, ai conti e alla programmazione. Un lavoro non facile per il quale ha deciso di affidarsi all’advisor McKinsey. La principale società di consulenza al mondo si è aggiudicata la commessa relativa al servizio di affiancamento al management per la predisposizione del piano industriale 2013-2015 che si baserà su tre pilastri.
Il più importante è rappresentato dal rafforzamento della concessionaria di pubblicità Sipra, puntando soprattutto sull’incremento della raccolta dei canali tv digitali e dell’online. Per questo per Sipra, dopo il ricambio ai vertici (Gubitosi presidente e Lorenza Lei, ex dg Rai, nominata ad), si cerca un nuovo dg al posto di Nicola Sinisi. Contestualmente si lavorerà al miglioramento del modello produttivo e alla specializzazione dei vari centri di produzione italiani. Infine, il terzo caposaldo del rilancio è rappresentato dall’efficientamento della struttura organizzativa e dei costi industriali che, come ha già detto Gubitosi, sono più onerosi degli appalti esterni.
Tutto da decidere, invece, il futuro di RaiWay, la controllata che gestisce le torri di trasmissione e che le precedenti gestioni avevano deciso di vendere, con EI Towers (controllata da Mediaset) in pole position. Il nuovo dg di viale Mazzini conosce il business infrastrutturale, vista l’esperienza in Wind (che voleva rafforzarsi proprio in questo settore), e probabilmente deciderà di mantenerlo nel perimetro della Rai.
In questo lungo percorso Gubitosi, come detto, verrà affiancato da McKinsey. La società ha giocato tutte le carte a sua disposizione per aggiudicarsi il contratto superando la concorrenza di Roland Berger, Bain&Co, Booz, Business Integration Partners (Bip) e Boston Consulting Group (Bcg). Come emerge dal verbale di aggiudicazione della gara del 5 ottobre, firmato dal funzionario Rai Rosario Pappone, McKinsey ha vinto con un punteggio di 85,88 punti staccando i rivali più agguerriti Roland Berger (70,62) e Bain&Co (58,71) puntando soprattutto sull’offerta economica: 30 punti conquistati grazie al forte ribasso sul prezzo della consulenza contro i 14,04 di Roland Berger, gli 11,70 di Bain&Co, i 13,10 di Booz, i 13,34 di Bip e gli 8,38 di Bcg. Per quel che attiene agli aspetti tecnici delle varie proposte presentate, McKinsey non risultava essere quella con l’offerta migliore. A ottenere il punteggio migliore, infatti, era stata Roland Berger con 56,58 punti contro i 55,88 dei vincitori.
Fonte: MF