Il mercato pubblicitario italiano archivia i primi dieci mesi dell’anno in calo del 2,9%, attestandosi poco oltre i 7 miliardi di euro. Secondo i dati Nielsen sul periodo da gennaio a ottobre 2011 rispetto allo stesso intervallo del 2010, infatti, si confermano in crescita le sole raccolte pubblicitarie del Web (+15,4%) e del’out-of-home tv (+3,8%). Per contro, una serie di segni negativi: del cinema (-14,7%), della cartellonistica esterna (o outdoor, -12,3%) e della free press (-45,1%). Più contenuta la contrazione di periodici (-2,1%), televisione (-3%), radio (-5,3%) e quotidiani (-5,5%). Il direct mailing lascia, infine, sul terreno il -1,6%.
Il mese di ottobre segue comunque un trend negativo, risentendo non solo della crisi economica generale ma anche della strategia delle principali aziende, che tendono a concentrare gli investimenti pubblicitari nella parte finale dell’anno, in concomitanza con le feste natalizie. Quest’anno poi, i marchi non hanno iniziato in anticipo le campagne promozionali di fine anno, preferendo pianificare i messaggi a partire dalla fine di novembre, a qualche settimana di distanza dalle feste vere e proprie.
Obiettivo: concentrare sotto data il maggior numero di uscite pubblicitarie. A incrementare i budget ci sono soprattutto le aziende specializzate in prodotti e servizi per il tempo libero, in crescita del 16,5%, l’edilizia del 15,4%, i servizi professionali su del 13,1%, il settore dell’oggettistica personale a +12,2%, le istituzioni a +10,7% e infine la cura della persona a +10,4%. Non hanno aumenti a doppia cifra, ma accrescono ugualmente gli investimenti (mantenendo un valore assoluto rilevante) il settore farmaceutico (+6,7%), le automobili (+5,5%) e i giochi (+1,5%). Tra i tradizionali big spender, di contro, riducono le spese le aziende dell’abbigliamento (-2,7%), gli alimentari (-7,4%), gli operatori di telefonia e infine i marchi di bevande (-12%).
Fonte : Italia Oggi
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