Da qualche mese è nato il portale di news e video istituzionali dedicato dalla Rai all’Expo 2015.
Si chiama RaiExpo (www.expo.rai.it). É la struttura di comunicazione messa in piedi nel dicembre 2013 dai dirigenti di viale Mazzini per seguire la manifestazione dell’esposizione universale di Milano. RaiExpo annovera tra il suo staff 58 dipendenti tra dirigenti, montatori, giornalisti, registi e autori, di cui solo una minima parte dislocata a Milano. La sede principale risiede infatti a Roma, non lontano da via Teulada, su due piani ben ristrutturati in via Ildebrando Goiran. A quasi 500 Km di distanza.
Vinicio Peluffo, parlamentare del Pd, il 15 ottobre scorso, attraverso un’interrogazione rivolta alla presidente della Rai Anna Maria Tarantola e al direttore generale Luigi Gubitosi, ha domandato perchè il portale, che conta fin’ora solo poche migliaia di accessi, è finanziato con ben 5 milioni di euro da parte della società Expo spa (travolta dalla burefa per la nota inchiesta su un grosso giro di appalti truccati e corruzione).
«Tale struttura – ha dichiarato Peluffo – cura la realizzazione di video di pochi minuti dedicati al tema dell’esposizione (“Nutrire il Pianeta, energia per la Vita”) che vengono proposti nei vari programmi del palinsesto della tv pubblica, e di un sito internet che conta poche migliaia di accessi a fronte di un finanziamento iniziale da parte di Expo 2015 di cinque milioni di euro che, in prossimità dell’inaugurazione dell’evento, nell’aprile 2015, dovrebbe essere integrato da uno stanziamento di almeno altri due (quest’ultima cifra è attualmente oggetto di contrattazione della commissione bilaterale Rai Expo)».
Per il parlamentare del Pd è un ingente spreco di denaro. «In ogni caso, secondo la stampa, l’intero ammontare non sembrerebbe comunque in grado di garantire la copertura degli stipendi della struttura così come è configurata fino al termine della kermesse cioè il 31 ottobre 2015. Quindi nell’interrogazione ho chiesto al cda della tv pubblica il dettaglio del piano finanziario ed editoriale di RaiExpo dei prossimi mesi e se i soldi saranno versati solo da Expo 2015 o se l’azienda attingerà a risorse proprie. Infine – conclude Peluffo – non sarebbe meglio trasferire l’organico dalla location romana alla sede storica di corso Sempione a Milano, che è vicino all’esposizione e dispone di tutta l’attrezzatura necessaria?»
Fonti: espresso.repubblica.it | ilvelino.it