Digitale terrestre Piemonte: chiude i battenti Altaitalia Tv, storica emittente novarese

Altaitalia Tv, addio e trasloco: la storica emittente novarese ceduta a una società di Grugliasco

Dopo 27 anni di servizio, l’emittente televisiva Altaitalia Tv chiude i battenti. Nata nel 1984 a Omegna col marchio Telealtaitalia, l’emittente è stata infatti ceduta nelle scorse ore a una società torinese ed il centro di produzione televisiva è stato trasferito a Grugliasco. La cessione è stata decisa dalla proprietà, la famiglia Albertinazzi, specializzata nell’industria dei mobili.

La svolta del passaggio al digitale terrestre, con le sue numerose difficoltà organizzative e i suoi ingenti costi, e la linea discriminante di tagli di indennizzi e di risorse frequenziali imposta dal passato governo Berlusconi al comparto dell’emittenza regionale, hanno costretto anche altre emittenti del Piemonte a scelte difficili o a investimenti onerosi ma anche a riorganizzazioni.

A determinare la cessione della storica emittente televisiva storica del Borgomanerese e del Medio Novarese, è stato perciò l’avvento del digitale terrestre, come precisa Dario Albertinazzi che fino al 31 dicembre è stato l’amministratore delegato di Sam Editoriale, società a cui faceva capo l’emittente. «Il digitale terrestre – dice Albertinazzi – comportava l’esigenza di investimenti finanziari molto importanti e una parte dei soci hanno ritenuto che non fosse il momento opportuno, a causa anche della difficile situazione economica generale, per prendere una decisione di questo genere». Albertinazzi riassume i passaggi fondamentali: «Così è stata decisa la cessione a una società torinese del settore alberghiero ma che si occupa anche di telecomunicazioni. Personalmente avrei preferito mantenere a Suno la sede dell’emittente, anche perché in questi anni ha offerto un importante servizio al territorio».

La società che ha acquisito Altaitalia Tv non ha rinnovato i contratti a tempo determinato a un giornalista e quattro tecnici dell’emittente, contratti scaduti il 31 dicembre, e ha deciso il trasferimento dell’intero centro di produzione, che si trova accanto al centro commerciale «Risparmione» sulla statale del lago d’Orta, a Grugliasco. Altaitalia Tv diventa così una emittente regionale non più caratterizzata, come è stata per anni, dal forte legame con il territorio novarese.

Nata nell’84 a Omegna col marchio T.A.I. (Telealtaitalia), venne poi acquistata dalla Sam Editoriale che ne portò la sede a Vaprio d’Agogna e nel ‘91 il quartier generale venne trasferito a Suno, dove furono realizzati due studi televisivi, un traliccio alto 52 metri, uffici direzionali, redazione, laboratori tecnici, magazzino. Negli Anni Novanta in particolare molti giornalisti e tecnici si avvicinarono qui al mestiere. In quel periodo Altaitalia divenne la terza emittente regionale più seguita, dopo RaiTre e Telecupole. Dal 2008 al 2011 ha ricevuto il riconoscimento di QualiTV che viene assegnato per la qualità dei programmi e la professionalità degli addetti. Daniele Godio è stato uno dei volti più noti di Altaitalia. Ha diretto l’emittente per alcuni anni e ha curato i programmi giornalistici fino al 31 dicembre: «E’ stata una grande esperienza professionale e vantavamo un programma come Cento Comuni ci ha fatto arrivare in tutte le case del territorio, creando un legame forte e sentito con le persone».

Fonti: lastampa.it (Novara) | sites.google.com/site/litaliaindigitale/ | sites.google.com/site/alessandriadigitale/home

One thought on “Digitale terrestre Piemonte: chiude i battenti Altaitalia Tv, storica emittente novarese

  1. Buenos Aires 12/1/2012

    Grazie Santoro, Travaglio ed a tutti coloro che portano avanti questa straordinaria trasmissione. La seguo rigorosamente da Buenos Aires via internet con una qualità stupenda. La società del nostro paese è stata rovinata dalle persone marce che sono riusciti ad infilarsi nel tessuto del potere. Spero che si faccia giustizia e che il popolo reagisca, con i miei 69 anni ritornerò in Italia per fare la rivoluzione al fianco dei giovani. Non vedo un’altra alternativa.
    Si è persa la vergna, non si rispettare l’umanità conta soltanto il denaro la persona non ha più valore.
    Ormai la politica è marcia non ci sono confini tra il legale e l’illegale il fine è il denaro qualsiasi mezzo per ottenerlo è giustificato anche uccidere, umiliare, distruggere famiglie, emarginare giovani di oggi ed intere generazioni.
    Ringrazio a chi ha letto queste parole, lo ringrazio anche per lottare e mettere a rischio la sua vita nella ricerca di un futuro migliore in cui l’uomo sia rispettato ed amato.

    Avanti Santoro, forza Travalio non molliamo ce la faremmo !!!!!!!!!!!!!!

    A. Regina

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