TIM-DAZN verso l’accordo per la prossima stagione di Serie A

TIM DAZN

Proseguono a ritmo serrato le trattative tra TIM e DAZN sulla rinegoziazione dell‘accordo sui diritti TV della Serie A. Secondo fonti stampa un deal sarebbe al rush finale. Sky rimane alla finestra per acquisire i match per la prossima stagione. Ma anche Amazon potrebbe essere della partita.

Secondo fonti dell’agenzia MF-DowJones, i dialoghi tra TIM e DAZN sul dossier dei diritti TV della Serie A per le stagioni 2021-24 proseguono a ritmi serrati e un accordo sembra essere in dirittura d’arrivo. Il nuovo deal tra la telco e l’OTT inglese potrebbe addirittura chiudersi nel giro di qualche giorno, al massimo un paio di settimane, dicono le fonti.

I nuovi contratti tra TIM e DAZN dovrebbero prevedere la rinuncia da parte di ex Telecom Italia dell’esclusiva delle partite di Serie A (7 match su 10 a giornata) sulla piattaforma TIMVision attraverso l’app di DAZN. In cambio ci sarà un forte sconto economico del contributo di TIM che secondo milanofinanza.it si aggirerebbe intorno ai 240 milioni di euro rispetto all’accordo iniziale di 340 milioni a stagione

In questo modo TIM andrebbe a versare solo 100 milioni a stagione a DAZN per il diritto di trasmissione non in esclusiva delle partite del campionato di Serie A. Non andrebbe più a utilizzare il driver del calcio per rilanciare la sua fibra (già parzialmente depotenziata dall’Antitrust), e inoltre andrebbe a ridurre l’investimento sul calcio per puntare su altri contenuti.

L’OTT si è aggiudicato l’ultima asta per i diritti TV del massimo campionato di calcio italiano per 840 milioni di euro circa a stagione. Secondo il vecchio accordo TIM doveva versare 340 milioni a stagione per l’esclusiva sulla sua piattaforma in streaming, ma l’andamento quasi disastroso della campagna abbonamenti (di TIMVision e soprattutto dell’offerta della banda ultralarga) e dei ricavi, ritenuti non sufficienti, hanno spinto la telco italiana a cambiare drasticamente rotta.

Il nuovo CEO di TIM Pietro Labriola, subito dopo la sua nomina, ha infatti dichiarato che era pronto rivedere la strategia mediatica del gruppo. «Che i contenuti siano un driver per la crescita della domanda di connettività è un dato di fatto. Il vero tema è capire quanto sia importante avere un’esclusiva sul fronte dei diritti o della produzione di contenuti. Su questo ultimo sono convinto che sia tratti di un business che richiede economie di scala».

Nel frattempo Sky Italia rimane in attesa di sviluppi. Se l’accordo andrà in porto è molto probabile che la pay-tv di proprietà di Comcast si proponga come primo interlocutore naturale per l’acquisto delle partite di Serie A non in esclusiva. Secondo MF, una delle condizioni imprescindibili per Sky è quella della riattivazione dei canali satellitari DAZN con i match in diretta, come già era accaduto nel triennio scorso, ma a parti invertite. Il nodo principale delle trattative tra l’Over The Top sportivo e Sky sarà probabilmente il prezzo, perché la pay-tv satellitare non sarà più disposta ad offrire i 500 milioni di euro proposti nei mesi successivi all’esito dell’asta per i diritti TV. Ma pare che DAZN, che sarà costretto a sborsare ben 740 milioni per le prossime stagioni, si guardi intorno alla ricerca di altri operatori (ad esempio Amazon).

 Fonte: MF Milano Finanza – ItaliaOggi

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