TI Media: capitali del Qatar (Al Jazeera) nelle tv italiane

Il rally di borsa di Telecom Italia Media prosegue nonostante la presa di distanza formale dal dossier di Tarak Ben Ammar e lo stallo in seno al consiglio d’amministrazione della controllante (77,7%) Telecom Italia in merito al processo di valorizzazione dell’asset. Evidentemente, scrive MF, sul mercato si è rafforzata l’ipotesi di una decisione imminente da parte di Telecom in merito al partner industriale pronto a entrare nel capitale della società proprietaria di La7 e del 51% di Mtv.

E così se i nomi di Sky Italia (l’abbandono dal beauty contest per i multiplex digitali viene letto da qualcuno come la volontà di avere mani libere sul mercato italiano) e di Carlo De Benedetti (potrebbe proporre come soluzione a un conferimento degli asset televisivi del Gruppo L’Espresso, evitando cosi’ il lancio di un’OPA) sono quelli più gettonati, resta d’attualità la pista mediorientale ipotizzata nei giorni scorsi da MF-Milano Finanza. A muoversi sarebbe Hamad bin Khalifa Al Thani, l’emiro del Qatar molto attento al mondo dell’informazione al punto da aver promosso nel 1996 il lancio del canale all news arabo Al Jazeera.

Al Jazeera, dopo essersi affermata con emittente di spicco del mondo culturale e religioso di riferimento, cinque anni fa ha deciso di aprirsi all’Occidente lanciando il canale in lingua inglese. In più dopo la nascita di Al Jazeera Sport (un network di 15 canali), l’emiro del Qatar si è concentrato in maniera particolare sugli avvenimenti sportivi acquisendo i diritti degli eventi di maggior richiamo: dai Mondiali di calcio del 2014 agli Europei del 2016, dalle Olimpiadi invernali al Sei Nazioni di rugby. E tra i tanti Paesi ai quali punta il gruppo del Qatar c’è l’Italia.

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