Telecom Italia può rilevare fino al 10% di Metroweb, la società leader delle reti in fibra che ha cablato Milano e la Lombardia. Metroweb, controllata dal fondo F2i capitanatoda Vito Gamberale, ha recentemente presentato un Piano Nazionale per le reti NGN, condidandosi a diventare il fulcro della fibra ottica in Italia.
Una possibilità, secondo quanto risulta a Radiocor, che è prevista dallo statuto della stessa Metroweb, aggiornato recentemente in attesa dell’ingresso nel capitale di Swisscom (Fastweb), che a breve rileverà l’11,1% dall’azionista di controllo F2i (affiancato da Banca Imi). Nello specifico, la stessa F2i guidata da Vito Gamberale – a cui dopo la cessione agli svizzeri resterà il 61,4% del capitale – si è riservata la facoltà di cedere fino al 10% di Metroweb a una società appartenente al gruppo Telecom Italia oppure a istituzioni finanziarie di consolidata ed elevata reputazione.
Due fattispecie che rappresentano un’eccezione allo statuto in cui, al contrario, è previsto un divieto al trasferimento a terzi della partecipazione di F2i fino al 2017. Anche Vodafone puntava a rilevare il 10% di Metroweb: ad annunciarlo, lo scorso dicembre, era stato l’ad del gruppo Paolo Bertoluzzo. L’anno scorso, quando partì la procedura di vendita di Metroweb da parte del fondo Stirling Square, tra i possibili acquirenti era circolato anche il nome di Telecom Italia, che tuttavia alla fine non formulò alcuna offerta. Da novembre scorso Telecom e Metroweb hanno inoltre in essere una joint venture per cablare Milano con la fibra ottica verticale.
Ma un’eventuale ingresso di Telecom nel capitale di Metroweb potrebbe innescare un pericoloso conflitto di interessi, ai limiti delle regole sulla concorrenza, nell’acerbo mercato italiano della fibra ottica, ampiamente rallentato, se non ostacolato, negli anni dalle strategie industriali della società tlc ex-monopolista guidata da Franco Bernabè.
Fonte : corriere.it