Il 10 gennaio 2024 dovrebbe iniziare il lunghissimo passaggio della tv digitale terrestre al nuovo standard DVB-T2, partendo dal multiplex B della Rai. La TV di Stato però non è d’accordo e dichiara che 8,4 milioni di famiglie rischiano di non vedere più i programmi televisivi.
Aggiornamento: Niente passaggio al DVB-T2 del Mux Rai a gennaio. Lo Switch Off slitta almeno di tre mesi
A meno di ulteriori rinvii, il 10 gennaio prossimo il Mux B della Rai passerà interamente alla tecnologia di trasmissione DVB-T2 HEVC. La Rai però preme ancora per posticipare almeno a marzo il passaggio del Multiplex, che attualmente veicola i canali Rai 4, Rai 5, Rai Scuola, Rai Radio 2 Visual, RTV San Marino, e con la tecnologia ibrida HbbTV trasmette anche i canali Rai 1, Rai 2, Rai 3, Rai Premium, Rai Gulp, Rai YoYo, Rai Storia.
Secondo la Tv di Stato il passaggio al nuovo standard nei prossimi giorni rischierebbe di lasciare al buio milioni di famiglie che non posseggono ancora un dispositivo (TV o decoder) compatibile con il T2. La transizione però è stata programmata all’interno del Contratto di Servizio 2023-24 firmato dal MIMIT e della Rai, e lo stesso ministro delle imprese e del Made in Italy Urso, ad agosto scorso, ha confermato il passaggio del Mux B e la programmazione di un calendario per i restanti multiplex entro il 10 gennaio di questo anno.
Eppure, secondo i dati dell’Auditel-Censis, sono ancora 8,4 milioni di famiglie italiane prive di un televisore compatibile con il nuovo standard del digitale terrestre. Un parco utenti ritenuto troppo grande per la Rai che teme un drastico calo di telespettatori soprattutto nei periodi dei grandi eventi sportivi previsti nel 2024, come gli Europei di calcio (giugno-luglio) e le Olimpiadi (luglio-agosto). Lo scorso 20 dicembre il dg della Rai Giampaolo Rossi infatti dichiarava: «Nel 2024 ci saranno le Olimpiadi di Parigi e ci saranno gli Europei di calcio. Lo Switch Off rischia di penalizzare un numero per ora non chiaramente quantificabile di famiglie che non hanno ancora l’accesso alla nuova tecnologia attraverso le Smart TV. Quindi, per evitare questi rischi, noi stiamo chiedendo di spostarlo più in là, anche per la Rai, che potrebbe comunque partire il 10 gennaio, perché il rischio è che alcuni blocchi sociali non possano accedere ai grandi eventi sportivi che sono, a tutti gli effetti, servizio pubblico».
Il passaggio al DVB-T2 è invece richiesto al più presto dalle TV locali che, attraverso l’associazione Aeranti-Corallo, hanno esortato il governo a procedere spediti allo Switch Off seguendo la road map programmata. Il comparto delle emittenti locali, dopo la liberazione della banda 700 MHz, si ritrova con spazi radioelettrici limitati, e solo l’adozione della tecnologia T2 potrà consentire alle tv regionali la trasmissione di più canali anche in qualità HD.