Aeranti-Corallo: “necessario passaggio al DVB-T2 entro fine 2023”

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Rossignoli (Aeranti-Corallo): «Occorre fissare al più presto e comunque entro il 2023 la data per il passaggio alle trasmissioni televisive DVB-T2/HEVC».

In occasione del RadioTV Forum 2023 svoltasi a Roma il 21 giugno, l’associazione delle tv locali Aeranti-Corallo, con il suo coordinatore Marco Rossignoli, ha presentato la relazione sullo stato dell’emittenza locale evidenziando che «il processo di transizione al digitale televisivo di seconda generazione, avviato alla fine dell’anno 2021, ha generato numerose criticità tecniche per l’emittenza televisiva locale, molte delle quali non hanno ancora trovato soluzione».

Rossignoli ha ricordato che l’Agcom, con la delibera 39/19/CONS, ha espressamente previsto il passaggio alla tecnologia DVB-T2/HEVC,   ma  ad  oggi,  le trasmissioni  tv  stanno  ancora  avvenendo  in MPEG-4 con l’ormai obsoleta tecnologia DVB-T. Tutto ciò, ha aggiunto Rossignoli, se da una parte consente alle tv nazionali, che dispongono, attraverso le rispettive reti, di maggiore quantità di capacità trasmissiva rispetto alla emittenza locale, di trasmettere, comunque, con livelli di qualità tecnica accettabili, allo stesso tempo non permette alle tv locali una diffusione del segnale idonea per le trasmissioni in alta definizione e, in alcune regioni, a causa del meccanismo del riproporzionamento della banda nell’ambito del multiplex, neppure una diffusione con buona qualità del segnale in definizione standard.

L’associazione Aeranti-Corallo ritiene, pertanto, necessario che venga fissata al più presto, e, comunque, entro il corrente anno 2023 la data per il passaggio dell’intero sistema televisivo, e quindi di tutte le tv nazionali e locali, alle trasmissioni DVB-T2/HEVC. Rossignoli ha evidenziato che alcuni operatori vorrebbero rinviare “sine die” l’adozione di quest’ultima tecnologia lamentando una limitata diffusione dei televisori e dei decoder adatti alla relativa ricezione.

Al riguardo occorre, tuttavia, osservare che la diffusione delle smart tv, idonee anche alla ricezione DVB-T2/HEVC è ormai una realtà, come risulta anche dalla delibera Agcom n. 14/23/CONS dove si evidenzia che quelle presenti nelle case degli italiani superano i 15 milioni con un incremento del 46,6% negli ultimi due anni.

Inoltre, a parere di Aeranti-Corallo, proprio la fissazione della data per il completamento del processo di transizione al digitale televisivo di seconda generazione, costituirà l’elemento decisivo di accelerazione alla vendita dei nuovi dispositivi di ricezione, come è avvenuto in occasione del primo switch off negli anni tra il 2010 e il 2012.

Radio Locale

Venendo alla radiofonia in ambito locale, Rossignoli ha dichiarato: «Riteniamo che l’avvio delle trasmissioni radiofoniche  digitali  terrestri DAB+ debba avvenire senza alcuna finalità sostitutiva delle attuali trasmissioni analogiche FM». Rossignoli ha quindi aggiunto «Aeranti-Corallo ritiene, inoltre, fondamentale che le trasmissioni digitali vadano a regime in tempi brevi al fine di evitare il rischio di un gap concorrenziale rispetto all’emittenza radiofonica nazionale». Rossignoli ha quindi affermato di valutare positivamente il recente avvio delle procedure per l’assegnazione dei diritti di uso delle frequenze DAB+ nelle regioni Emilia Romagna, Marche, Lazio e Sardegna.

Contestualmente allo sviluppo della radio digitale, Rossignoli ha ricordato che «vi sono anche moltissimi impianti radiofonici FM per i quali, da oltre trenta anni si sono stabilizzati gli equilibri radioelettrici con gli impianti operanti nei paesi radioelettricamente confinanti.  Desta particolare preoccupazione la norma all’art. 50, comma 10 del nuovo TUSMA secondo la quale il Ministero può procedere ad attività di ricognizione e progressiva razionalizzazione dell’uso delle risorse frequenziali in tecnica analogica in particolare al fine di eliminare o minimizzare situazioni interferenziali con i paesi radioelettricamente confinanti. Laddove tale norma venisse applicata senza valutare che il Piano di Ginevra 1984 non è mai stato ratificato dall’Italia e senza valutare, in concreto, se eventuali situazioni interferenziali sussistano o meno, attraverso misure in contraddittorio nel territorio estero interessato dalle asserite interferenze, si rischierebbe di mettere in discussione un rilevante numero di impianti e tutti i relativi investimenti, con evidenti conseguenze per le emittenti che li eserciscono».

Prominence

Sul punto Rossignoli ha sottolineato che «nell’ambito della consultazione pubblica avviata dall’Agcom, abbiamo formulato numerose proposte atte a garantire adeguata accessibilità e visibilità ai contenuti dell’emittenza radiotelevisiva locale. In particolare, riteniamo che tutti i telecomandi dei dispositivi idonei alla ricezione del segnale tv digitale terrestre debbano essere obbligatoriamente dotati dei tasti numerici per l’accesso alla numerazione LCN e che tali tasti siano utilizzabili dall’utente in qualsiasi ambiente del  dispositivo. Inoltre, riteniamo che nessun telecomando debba contenere tasti per l’accesso diretto a servizi a pagamento». Rossignoli ha quindi aggiunto: «Aeranti-Corallo ritiene, altresì, che debbano essere individuate soluzioni tecniche adeguate per l’accesso ai contenuti radiofonici a bordo delle autovetture, dove l’ascolto di tali contenuti è particolarmente elevato».

Le risorse

Rossignoli ha evidenziato l’esigenza di norme che favoriscano la ripresa del mercato pubblicitario sui mezzi radiotelevisivi locali.

«Aeranti-Corallo – ha proseguito Rossignoli – evidenzia l’importanza che l’attuale sostegno statale per l’emittenza locale, commerciale e comunitaria, venga confermato senza alcun ulteriore taglio della relativa copertura finanziaria. Peraltro, è auspicabile che tale copertura finanziaria venga incrementata con la legge di bilancio per l’anno 2024. In materia di contribuzioni statali chiediamo che vengano individuate soluzioni per il sostegno dei costi di energia elettrica a carico delle emittenti locali. Negli anni passati una parte significativa di tali costi veniva rimborsata alle emittenti locali che svolgevano attività di informazione nell’ambito delle cosiddette provvidenze editoria. E’ ora auspicabile che tale forma di contribuzione possa essere ripristinata». Rossignoli ha anche auspicato che la Commissione Europea autorizzi al più presto i contributi per gli investimenti in tecnologia innovativa previsti dalla legge di bilancio 2022.

Fonte: aeranticorallo.it

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