La Rai accelera l’operazione di collocamento sul mercato della minoranza di Rai Way, la società alla quale, da oltre 14 anni, è stata trasferita la proprietà delle infrastrutture e degli impianti per la trasmissione e diffusione televisiva e radiofonica.
Nei giorni scorsi l’azienda pubblica presieduta da Anna Maria Tarantola e guidata da Luigi Gubitosi ha messo in moto il beauty contest, cioè la selezione delle banche cui affidare l’incarico di advisor finanziario per la cessione di una quota fino al 49% del capitale: in base alla documentazione inviata, la direzione di Viale Mazzini punta alla quotazione in Borsa tout court o alla vendita diretta delle azioni. L’operazione potrebbe concludersi entro l’anno, forse a cavallo dell’estate.
L’invito sarebbe pervenuto a Rothschild, Lazard, Banca Imi, Unicredit, Mediobanca, Bnp Paribas, Leonardo & Co. Le banche dovranno rispondere entro le ore 14 di domani fornendo tutte le credenziali richieste in questo tipo di operazioni, come il track record dettagliato sulle altre quotazioni/cessioni di partecipazione realizzate, la composizione quantitativa e qualitativa del team da impiegare, una valutazione qualitativa sull’equity story di Rai Way e quantitativa per quanto riguarda la valorizzazione del business. Le banche non dovranno inoltrare richieste di fee in quanto il compenso è fisso ed è già stabilito dal venditore: 39.500 euro. Sembra che i favoriti siano Rothschild e Lazard avendo già lavorato in passato con la Rai. E’ ancora prematura una valutazione della società con le torri nella quale sono coinvolti circa 600 ingegneri e tecnici che forniscono servizi anche esterni.
Dalle prime sommarie analisi compiute dalle banche, però, sta emergendo che Rai Way potrebbe valere anche 500 milioni, un livello molto elevato che potrebbe essere conseguito soprattutto a una condizione: l’entità di valore del contratto di affitto che verrà definito. Infatti, tra Viale Mazzini e la società operativa sarà siglato un contratto con un canone di leasing di lunga durata. Subito dopo la scelta dell’advisor, si procederà alla selezione dei global coordinator. A questi multipli, la Rai potrebbe sfiorare un introito di circa 250 milioni.
Dal punto di vista societario, Rai Way è interamente controllata dal gruppo Rai, attraverso una partecipazione diretta pari al 99,99926% e una partecipazione indiretta (0,00074%) tramite Rai Trade. La società in vendita è presente in tutt’Italia: quartier generale a Roma, 23 sedi distaccate, 2.300 siti dislocati sul territorio. La sua mission – a parte la gestione e lo sviluppo delle reti di trasmissione e diffusione radiotelevisiva per i clienti – , consiste nell’erogazione di servizi ai clienti business quali il Tower Rental, cioè l’ospitalità presso le infrastrutture di rete Rai Way degli impianti di operatori di telecomunicazioni, di enti della PA o di altri broadcaster; la gestione dei servizi di trasmissione e trasporto dei segnali audio e/o video da un punto a un altro del territorio, sia in Italia sia all’estero; la diffusione attraverso le proprie strutture dei segnali televisivi e radiofonici; la prestazione di consulenze ingegneristiche, per lo sviluppo delle reti, la valutazione di impatto elettromagnetico e la formazione tecnica. Dal bilancio 2012, l’ultimo diffuso, risulta un valore della produzione di 231 milioni con un utile di 3,3 milioni.
Fonte: Il Messaggero