Rai Way si avvia alla prima fase della quotazione in Borsa. E scopre tutte le carte.
In occasione dell’analyst presentation, tenutasi venerdì scorso in Viale Mazzini a Roma, Camillo Rossotto, cfo della società televisiva, affiancato dal ceo Stefano Ciccotti, dal cfo Adalberto Pellegrino, e dal general manager Aldo Mancino, hanno presentato agli analisti delle principali banche italiane ed estere le informazioni utili per formulare la valutazione della società che gestisce le torri tv Rai. Lo riporta il Messaggero.
Rai Way parte da un fatturato generato per l’83% dalla casa madre, il restante 17% da terzi. I ricavi del 2013 si sono attestati a 208 milioni: il trend è proseguito al galoppo visto che, al 30 giugno 2014, ha macinato ben 103 milioni. Con la crescita del volume d’affari si sarebbe registrato un incremento del margine operativo lordo (mol), cioè dell’indice che mette in luce la redditività di un’azienda basato sulla sua gestione caratteristica, al lordo di tasse, interessi e deprezzamento dei beni: sempre alla fine dei sei mesi, quello che viene considerato anche come utile prima degli ammortamenti sarebbe stato di 53 milioni, da confrontarsi con i 108 milioni contabilizzati durante l’intero 2013.
Il contratto Rai prevede per il 2015 almeno 175 milioni di ricavi ai quali deve aggiungersi la quota spettante ai terzi (oltre una trentina di milioni). I manager hanno esposto la politica degli investimenti: 88 milioni nel 2011, 76 milioni nel 2012, 23 milioni nel 2013, 6,5 milioni già impiegati nei primi sei mesi del 2014.
Dopo la presentazione di venerdì, è prevista per il 19 settembre una conference call con gli analisti per sciogliere gli ultimi dubbi, in vista della pubblicazione delle ricerche (7-8 ottobre). L’Ipo sarà strutturata in un’offerta di vendita di circa il 40% con una tranche ai dipendenti.
Secondo fonti del Il Sole 24 Ore il nuovo cfo di Rai Way quotata in borsa potrebbe essere proprio Adalberto Pellegrino, che potrebbe anche assure le funzioni di investor relations. La prossima settimana dovrebbero arrivare inoltre le nomine di due amministratori indipendenti in seguito allargamento del board da 5 a 7 membri.
Fonti: Il Messaggero | Il Sole 24 Ore