«Mentre la Rai vuole chiudere le sue finestre da e sul mondo (provocando l’arrivo delle lettere di licenziamento a 40 lavoratori a New York, 5 a Mosca e 3 a Montevideo), l’azienda di proprietà dell’ex presidente del Consiglio, lo stesso che con i numeri in parlamento ha stabilito gli equilibri del Cda Rai, sostituisce la Rai attraverso la neonata Mediaset Italia, nella trasmissione all’estero delle partite di coppa. Evidentemente Mediaset si sta candidando a divenire, a rinnovo di Contratto di Servizio, il futuro servizio pubblico».
E’ quanto si legge in una nota della Slc Cgil. «Infatti – prosegue la nota -, il canale Mediaset Italia (lanciato dopo che la Presidenza del Consiglio alcuni mesi fa ha tagliato alla Rai i fondi per gli Italiani all’estero) ha trasmesso le partite degli ottavi di finale di TimCup Roma-Fiorentina e Napoli-Cesena. I vertici aziendali traggano le dovute conseguenze e si dimettano evitando di proseguire nell’attuazione dello scellerato Piano di ridimensionamento».
Un Piano straordinario e di emergenza, pensato dall’ex direttore generale Masi, fido suddito di B., e messo in atto da Lorenza Lei, che cercherà di ripianare gli ingenti debiti dell’azienda, attraverso una serie di tagli e cessioni da quasi 95 milioni di euro, ma che con tutta probabilità farà accelerare il declino della tv pubblica (nella qualità e nell’offerta del prodotto e dell’informazione), a favore del solito quasi unico “concorrente”, cioè Mediaset, sul mercato tv. Il taglio delle sedi estere, che determinerà la chiusura di 7 Uffici (tra cui Madrid, Mosca e Nuova Delhi), il ridimensionamento di New York (saranno 3 i giornalisti presenti invece dei 6 attuali) e la disdetta di tutti gli appartamenti in fitto nel mondo, ha provocato le ire dei sindacati e l’annuncio di nuove iniziative di protesta.
Fonte: Ansa