Dopo il no del governo Mediaset potrebbe rilanciare l’offerta per Rai Way o addirittura far entrare nella partita degli operatori esteri.
Il decreto del settembre scorso parla chiaro: il controllo di Rai Way, ossia il 51% del capitale, deve restare in mano pubblica, cioè della tv di Stato. «Il governo ha messo delle regole e non intende modificarle», ha dichiarato ieri Renzi.
Difficile quindi che l’opa lanciata da Ei Towers (da 1,22 miliardi di euro) per l’acquisto e scambio di almeno il 66,7% dell’operatore di rete della Rai vada in porto, al di là dei mal celati accordi del redivivo patto del Nazareno.
Ma come scrive Andrea Montanari su MF, la società delle torri di Mediaset (che ne detiene il 40%) per convincere il cda della stessa Rai Way e quello della tv di Stato, oltre le Authority di garanzia, potrebbe rilanciare l’offerta, dopo il pronunciamento del board della Rai, mettendo sul piatto l’acquisto del 50% della società. Ma anche in questo caso Viale Mazzini andrebbe a perdere la maggioranza assoluta delle torri quotate in Borsa.
In alternativa, secondo fonti finanziarie vicine al dossier, per costruire il più grande e unico operatore di rete nazionale (con oltre 5000 torri di trasmissione) Mediaset sarebbe intenzionata a coinvolgere nella partita i grandi investitori stranieri, in particolare quelli americani che hanno già investito nel settore, come American Towers e Crown Castle. In un mercato in totale rivoluzione con la vendita delle torri Wind, quasi prese dagli spagnoli di Abertis, e l’imminente ipo di quelle di Telecom Italia.
Il consiglio di Rai Way e quello della Rai ieri hanno preso atto dell’offerta. Non è stata presa alcuna decisione, e secondo Camillo Rossotto, è ancora prematuro nominare un advisor. Il 12 marzo prossimo è prevista la prossima riunione del cda.
Fonte: MF