Non si placa la polemica del gran rifiuto dell’opas di Ei Towers per Rai Way.
Ieri sera, dopo il no del Cda della Rai e il giudizio negativo dell’Antitrust, la controllata di Mediaset ha duramente criticato le risposte di Viale Mazzini. In una nota Ei Towers «contesta in toto l’affermazione contenuta nell’irrituale comunicato diffuso in data odierna dal Consiglio di amministrazione della Rai secondo cui “la citata offerta deve ritenersi improcedibile”, anche alla luce del fatto che nel comunicato diffuso ai sensi dell’art. 102 Tuf in data 24 febbraio u.s. Ei Towers si è riservata la facoltà di rinunciare alla condizione del raggiungimento della soglia del 67% del capitale di Rai Way».
«In conformità alle regole che disciplinano il procedimento istruttorio, non ancora concluso, Ei Towers, nei tempi previsti dalla procedura, esaminerà gli elementi emersi nel corso dell’istruttoria e presenterà le sue osservazioni nella convinzione di poter convincere l’Autorità dell’infondatezza delle conclusioni della Direzione Comunicazioni e della compatibilità dell’operazione con la normativa sulla concorrenza, come si è già verificato in numerosi paesi europei», continua Ei Towers.
La società delle torri controllata al 40% da Mediaset ha «ricevuto in data odierna (31 marzo 2015 – ndr) la notifica della Comunicazione delle Risultanze Istruttorie formulate dalla Direzione Comunicazioni della Direzione Generale per la Concorrenza dell’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato, che ritiene che “sulla base degli elementi emersi nell’istruttoria, l’operazione in esame, nella configurazione e nel perimetro descritti dalla parte nella notifica del 25 febbraio 2015, non è suscettibile di essere autorizzata, ai sensi dell’art. 6 della legge n. 287/90″. Ei Towers rileva che l’Autorità ha autorizzato l’invio della Comunicazione delle Risultanze Istruttorie verificatane la “non manifesta infondatezza“».
In poche parole l’Authority ha dichiarato che alle condizioni attuali non è praticabile la fusione tra Ei Towers e Rai Way perchè andrebbe a creare una posizione dominante nel mercato delle torri tv e una eccessiva concentrazione tra produttori di contenuti e gestori delle infrastrutture di rete. Come già fatto dalla Consob, che ha bloccato a sua volta l’iter autorizzativo, anche l’Antitrust spinge perchè Ei Towers sveli le sue vere carte sull’operazione: un piano B che comprenda, ad esempio, la creazione di un polo unico delle torri con l’acquisto da parte di Mediaset di una minoranza dell’asset della Rai, magari mediato dall’intervento di un soggetto terzo come socio di controllo (ad esempio Cdp).
Secondo la Reppublica i legali del Biscione sono già a lavoro per portare l’opas dal 67% al 49%, ed Ei Towers sarebbe inoltre disposta a garantire una governance equilibrata alla nuova società che nascerà dalla fusione.
Fonti: LaPresse | Il Corriere della Sera | La Repubblica