Sono terminati i fondi per i Bonus TV per l’acquisto di dispositivi compatibili con il nuovo digitale terrestre. E il 20 dicembre prossimo scatta una nuova fase del passaggio con la dismissione della codifica Mpeg-2 da tutti i canali.
I fondi per i Bonus TV gestiti dal nuovo Ministero delle Imprese e del Made in Italy (ex Mise) sono purtroppo terminati. A partire dal 12 novembre non saranno più disponibili quindi i fondi per il Bonus da 50 euro per l’acquisto di un decoder o TV compatibile con il nuovo digitale terrestre, e neppure i soldi per il Bonus Rottamazione TV, che consentono di rottamare un vecchio televisore e avere uno sconto sull’acquisto di uno nuovo compatibile.
Secondo il Sole 24 Ore un rifinanziamento dell’agevolazione da parte del nuovo governo potrebbe arrivare solo nel 2023 con la Legge di Bilancio. Il neo-ministro Adolfo Urso potrebbe chiedere la copertura dei fondi al ministero del Tesoro. Secondo le stime tecniche discusse al ministero occorrerebbero circa 100 milioni di euro da inserire in manovra. I dati dell’ex Mise registrano 315 milioni di euro usati fino ad oggi per tutti i tipi di Bonus pensati per il passaggio alla nuova TV digitale.
Una parziale disponibilità di risorse economiche rimane solo per i Comuni montani che devono adeguare gli impianti e per il Bonus Gratis con Poste Italiane per i pensionati a basso reddito, agevolazione che però non sembra funzionare adeguatamente considerate le pochissime richieste registrate.
Tutto ciò accade a ridosso di un’altra importante fase del passaggio alla nuova TV digitale : la dismissione definitiva della codifica audio-video Mpeg-2 dalle trasmissioni dei canali del digitale terrestre prevista dai broadcaster e da Confindustria Radio TV il 20 dicembre 2022. A partire dal 21 dicembre infatti tutte le emittenti televisive saranno trasmesse soltanto in Mpeg-4 (codifica compatibile con l’alta definizione), e una considerevole fascia di telespettatori, soprattutto quella più anziana, potrebbe restare senza canali TV perché ancora dotata di apparecchi incompatibili. E senza i Bonus TV la situazione potrebbe aggravarsi.
“Abbiamo richiesto al Mef il rifinanziamento della misura perché riteniamo indispensabile assicurare ai cittadini la continuità di uno strumento che ha funzionato per agevolare questo delicato passaggio tecnologico”, ha dichiarato il ministro Adolfo Urso.
Nelle prossime settimane sui mezzi di comunicazione sarà ampliata la campagna di informazione sul passaggio intermedio del 20 dicembre. Ma nel frattempo si dovrà capire quali sono le decisioni definitive del governo sul rifinanziamento degli incentivi. Si attendono poi decisioni sulla parte rimanente del passaggio al nuovo digitale terrestre, quello allo standard DVB-T2, che consentirà ai broadcaster di risparmiare risorse frequenziali e di ottimizzare la parte rimasta della banda 700 MHz dello spettro elettromagnetico dedicato alle televisioni.
Fonte: Il Sole 24 Ore