Da 24 ore le trasmissioni di Antenna Sicilia, prima emittente regionale del gruppo Ciancio, sono bloccate e sugli schermi compare una banda a strisce colorate (nella foto). A Telecolor è scattata la protesta. È la prima volta in 30 anni, i dipendenti a rischio licenziamento hanno iniziato un’assemblea permanente.
Catania – Il palinesesto di Antenna Sicilia, prima emittente televisiva siciliana, è bloccato da 24 ore, sugli schermi del canale 10 del digitale terrestre è presente una banda a strisce colorata, mentre a Telecolor i dipendenti in stato di agitazione hanno programmato due giorni di sciopero.
Le segreterie provinciali di Cgil e Cisl ritengono «inaccettabile l’intransigenza mostrata dal gruppo Ciancio al tavolo negoziale e la totale chiusura rispetto alla proposta alternativa ai licenziamenti avanzata dal sindacato». «Ricordiamo -aggiungono i rappresentanti dei lavoratori- che in alternativa ai licenziamenti il sindacato ha proposto di utilizzare i contratti di solidarietà con riduzione a partire dal 30% delle ore di lavoro. La proprietà, invece, nel corso della trattativa (aperta un giorno dopo la pubblicazione, da parte di Corecom Sicilia, della graduatoria regionale per l’erogazione dei contributi alle emittenti siciliane e dopo l’attribuzione delle frequenze, ambedue le cose ottenute grazie anche e soprattutto al numero degli addetti) ha sempre più inasprito la propria posizione impedendo nei fatti la possibilità di poter esercitare al tavolo qualsiasi possibile negoziato anche attraverso la mancata rappresentazione di un piano industriale».
Su queste basi, i dipendenti di Antenna Sicilia hanno iniziato un’assemblea permanente. I sindacati lamentano che «i lavoratori – si legge nel documento diffuso poche ore addietro- non possono pagare da soli i costi della crisi e gli errori che sono imputabili ad un management e ad una proprietà miope e insensibile fino al punto di voler mettere sulla strada o sul lastrico quelle stesse professionalità che hanno contribuito alla crescita del gruppo Ciancio».
«Auspichiamo -insistono le sigle di rappresentanza dei dipendenti- che anche attraverso questa protesta le istituzioni intervengano e l’azienda riprenda a ragionare. Una soluzione è sempre possibile ma a condizione che i sacrifici non siano scaricati tutti sulle spalle dei lavoratori». I dipendenti a rischio licenziamento concludono con un appello alla Regione, che «ha l’obbligo di intervenire a sostegno dell’informazione televisiva locale, dando sostegno e soluzioni adeguate ai lavoratori ed anche alle aziende».
Fonte: livesicilia.it | Radio Tv Sicilia (foto di Gaetano Marano, tecnico del montaggio presso Antenna Sicilia)
La Sicilia sempre più giù, è in caduta libera e nessun paracadute può salvarla anche perchè NESSUNO fa qualcosa per salvarla e i politici che fanno? SOLO I PROPRI INTERESSI!
Ci manca solo un grande tsunami per seppellirla per sempre. AHI NOI!