Tv convergente: in arrivo dagli USA le chiavette per la tv connessa

Negli USA l’uso delle tv connesse è in forte crescita. Secondo il recente studio della società di analisi The Diffusion Group, il 63% delle abitazioni dotate di banda larga ha almeno un televisore connesso a Internet.

Un incremento del 19% rispetto all’anno scorso che include l’adozione delle smart tv ma anche dei televisori connessi tramite game console e altri dispositivi. Inoltre il 42% dei proprietari delle tv connesse ha più di una tv collegata alla Rete.

Molti utenti utilizzano le connected tv per vedere i contenuti offeri dai nuovi operatori Over The Top di servizi video online come Netflix. Ma oltre ai nuovi consumi connessi sta mutando anche la fruizione con l’adozione di nuovi dispositivi. Negli USA il 38% dei consumatori afferma di essere abbonato a Netflix, che fruiscono del servizio attraverso una gamma di nuovi device: dalle smart tv(17%), ai tablet (15%), sino al pc di casa (44%). E il consumo di video in streaming è in crescita anche con i dispositivi mobili: il 23% dei clienti della piattaforma pay online  OTT guarda i contenuti dal proprio smartphone. Ben l’84% dei possessori di tablet e smartphone dichiara di utilizzare i device mobili come second screen mentre guarda la tv.

Secondo un recente indagine del Politecnico di Milano in collaborazione con Doxa anche gli italiani hanno imparato ad adottare il famoso secondo schermo mentre sono davanti alla televisione. Oltre la metà dei telespettatori italiani, soprattutto quelli più giovani, chattano, scambiano messaggi, navigano sui social con lo smartphone, con il tablet, o con un semplice pc durante la fruizione di un programma tv, a volte anche per vedere altri contenuti, riempiendo i tempi morti di programmi che non li soddisfano (41% degli utenti).

Ma c’è un altro modo, oltre all’adozione delle connected tv, per godere delle innovazioni della tv convergente. Con Chromecast, una semplice chiavetta lanciata da Google nel luglio scorso negli USA, è possibile trasformare il televisore di casa  in una smart tv e fruire dello streaming multimediale da smartphone, tablet e computer. Il dispositivo «dongle», che sta per arrivare in Europa (negli USA costa 35 dollari), va inserito nella presa HDMI del televisore, si collega tramite connessione Wi-Fi ai propri dispositivi mobili, e ragala la possibilità di guardare sullo schermo tv i contenuti disponibili sul web, dai film ai video di YouTube. Negli Usa Chromecast è molto utilizzata anche per ricevere programmi dalle piattaforme video Netflix, Hulu e Vevo, che contano ormai più telespettatori dei canali tradizionali tv. E andando sullo store Google Play la chiavetta permette di usare sul televisore centinaia di app di news, sport, musica o giochi.

La scorsa settimana al festival South by South West Music and Media di Austin, Texas, Sundar Pichai, vicepresidente di Google e responsabile dello sviluppo di Android, Chrome e App, ha rivelato per la prima volta : «Chromecast cresce molto rapidamente, ne abbiamo venduto milioni di pezzi e nelle prossime settimane vogliamo estendere la distribuzione in molti altri paesi». Anche se il lancio ufficiale per l’Europa non ha ancora una data programmata (alcuni rumors indicano il 19 marzo come data di esordio sul Play Store), la chiavetta Chromecast si può già acquistare sul web. Il prezzo varia: si va dai 41,99 euro di eBay, per esempio, ai 49,90 di Amazon.

Il 5 marzo il concorrente Roku (produttore americano di decoder e streaming-box), ha lanciato sempre negli USA, un’altra chiavetta HDMI, per trasformare in smart tv la televisione: si chiama Streaming Stick, lo slogan è «Porta sulla tv la potenza di Internet». Costa 49,99 dollari (circa 35 euro) e funziona con un semplice telecomando, oppure, grazie a un’app, con gli smartphone e i tablet Android, l’iPhone e l’iPad.

Anche Samsung ha già pronto un prodotto analogo. E per i sistemi Windows o Unix è in arrivo Airtame, la chiavetta «screenmirror » presentata a inizio anno al CES di Las Vegas da una start-up danese. È iniziata insomma una competizione che andrà a intaccare soprattutto il predominio della Apple Tv. Il piccolo cubo nero di Apple, già alla terza generazione, disponibile dovunque sull’AppleStore a 109 euro, serve infatti a ricevere sul televisore video, film e musica da iTunes o dal Web e offre anche la possibilità di condividere sul grande schermo i contenuti di iPhone, iPod, iPad grazie all’AirPlay. Finora con Apple Tv l‘azienda di Cupertino ha dominato il verde mercato delle streaming-box: a metà dell’anno scorso ne aveva vendute oltre 13 milioni nel mondo, secondo quanto dichiarato dall’amministratore delegato Tim Cook a maggio. Ma le chiavette HDMI propongono ora Android con le stesse funzioni. Il vantaggio è che sono più piccole e costano la metà.

Fonte : CorrierEconomia | Il Corriere delle Comunicazioni

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