Tivù Sat e il decoder fasullo

Noi poveri utenti della tv siamo sempre  alla ricerca del modo più semplice e meno costoso per guardare la benedetta televisione. Di questi tempi una pura utopia catodica che potrebbe essere rappresentata da un fantasmagorico decoder unico che raccoglierebbe tra i suoi chip e schede di memoria tutti i canali digitali (terrestri, satellitari  e via IP) al di là del mezzo trasmissivo. Noi poveri utenti invece siamo costretti a sopportare l’ennesima fregatura digitale.

L’Adiconsum lo scorso 29 settembre ha testato un vecchio modello di decoder satellitare Xdome (common interface del 2005) scoprendo con grande sorpresa che il ricevitore è compatibile con tutte le trasmissioni satellitari. Tivù Sat, Sky, Mediaset Premium, Conto Tv e Dahlia sono visibili da questo “antiquato” apparecchio che si rivelerebbe un decoder unico sat d’annata.

Un’altra prova è stata eseguita utilizzando un decoder Nokia Mediamaster 9902 del 2005, non più in commercio e neanche più aggiornato dalla fabbrica. E’ stata inserita nello slot common interface una SmartCam (la stessa messa in vendita per vedere Mediaset Premium con i televisori piatti) e la tessera di TivùSat. Dopo la risintonizzazione dei canali sono apparsi per magia i canali RAISAT Premium (il canale che prima di agosto era nel pacchetto SKY ed ora è trasmesso sul digitale terrestre e, criptato, su TivùSat).

Il test dell’Adiconsum dimostra che per ricevere i canali di Tivù Sat (cioè il pacchettone Rai, Mediaset Telecom Italia Media del DTT) l’utente non ha assolutamente bisogno di acquistare un nuovo decoder insieme alla smart card di accesso, perchè i vecchi ricevitori satellitari possono fare egregiamente lo stesso lavoro. Tivù Sat invece pubblicizza e vende il suo pacchetto con l’obbligo d’acquisto di smart card e decoder dedicati. Di conseguenza l’associazione di consumatori ha chiesto l’intervento dell’Antitrust e dell’Agcom perchè sono state diffuse informazioni non chiare (l’Adiconsum è stata elegante, io le chiamerei ingannevoli) sul mercato dei decoder sat.

“Il mercato dei decoder sta andando benissimo, più del 69% delle famiglie italiane ne possiede almeno uno” ha detto ultimamente DGTVi. Grazie all’informazione truffaldina e le campagne pubblicitarie fuorvianti sulla rivoluzione della tv digitale (anche e soprattutto terrestre) continuano a venderli senza sosta, rispondo io!

Fonte : adiconsum.it

In questa pagina puoi trovare l‘elenco aggiornato dei canali trasmessi su Tivù Sat.

7 thoughts on “Tivù Sat e il decoder fasullo

  1. Chi è il demente che rilascia certe disinformazioni.
    Ho acquistato un decoder Tivù Sat
    Con questo decoder oltre a ricevere i canali nomalmente oscurati anche su Sky viene Replicata l’intera piattaforma del Digitale terrestre, dove si sa che una buona parte dei canali non sono presenti
    sui normali ricevitori Sat ne tantomeno su sky.

    1. Se ti stai riferendo all’autore dell’articolo, cioè io, ti consiglio di leggere l’articolo prima di insultare gratuitamente. Ma siccome penso che tu abbia bisogno di un pò d’aiuto te lo spiego qui. L’associazione di consumatori Adiconsum ha testato un tipo di decoder satellitare che funziona esattamente come il decoder di Tivù Sat che hai comprato tu. Un altro apparecchio addirittura può ricevere anche Sky. La denuncia fatta dall’Adiconsum e riportata nel mio articolo (ci sono lì in basso le fonti) si concentra sulla disinformazione e sulla pubblicità ingannevole di Tivù Sat che offre un pacchetto con smart card e decoder, spacciandolo per unico ricevitore in grado di collegarsi alla trasmissioni via satellite Tivù (quindi i canali del digitale terrestre). E invece sul mercato ne esistono altri anche datati. Il tuo decoder funziona benissimo. Bene. Ma spero per te che a casa non avessi già un decoder compatibile come quelli testati dall’associazione di consumatori.

        1. Ciao Cecco,
          la questione di Tivù Sat è abbastanza delicata. Da un lato la nascita di questa piattaforma satellitare è stata necessaria per tappare i disservizi del digitale terrestre, veramente inefficiente oggi in Italia. Dall’altro invece è stata costituita per aprire un mercato televisivo che favorisce esclusivamente le aziende private dominanti della tv italiana. L’obiettivo primario è sempre stato avvantaggiare Mediaset a danno del diretto concorrente Sky nel settore della pay-tv. La Rai, l’azienda pubblica, da questa operazione ha perso tanti introiti (un contratto da 350 milioni di euro in 7 anni) da Sky e ha avuto solo danni d’immagine e di share.
          Il passaggio al digitale terrestre è gestito, ahinoi, da un consorzio privato: DGTVi. La nuova piattaforma satellitare alternativa pure. Vuoi che Tivù non ti costringa a comprare qualcosa? Impossibile. Perciò tirano fuori il loro decoder, la loro tesserina, i loro standard di criptaggio nagravision, e obbligano l’utente ad acquistare l’ennesimo decoder per vedere la televisione…
          L’associazione di consumatori Aduc si sta battendo per certe questioni del digitale terrestre a Roma e nel Lazio. E’ attenta alla questione della banda larga. La pubblicazione di quell’articolo è un po strana. Forse incoerente. Diciamo che è un’associazione particolare, molto vicina al partito Radicale, che ha una condotta differente rispetto alle altre associazioni di consumatori.
          Venendo al dunque ti posso dire che secondo le mie fonti il pacchetto Tivù Sat è introvabile in molti punti vendita. Durante lo switch-off del Lazio tantissimi cittadini si sono lamentati perchè non hanno potuto acquistarlo, dato che i negozi erano forniti di un numero esiguo di decoder con smart card. Per ora questo consorzio privato ti costringe a comprare tutto il “pacco” (ricevitore e smart card), ma secondo il blog raidigitale.wordpress.com da gennaio dovrebbe essere possibile per gli abbonati Rai richiedere gratuitamente la card per vedere Tivù Sat. Qui ho trovato un trucchetto (tutto da verificare) per vedere i canali sat in chiaro con vecchie tessere D+ e Tele+ (che forse utilizzavano lo stesso sistema di criptaggio).

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