Rinvio Switch-off nord Italia del digitale terrestre: le date possibili

switch-off 2010Ormai sembra inevitabile. Lo spegnimento della tv analogica nelle grandi regioni del nord Italia subirà un probabile slittamento. Le date degli switch-off del digitale terrestre per Lombardia, Piemonte orientale, province di Parma e Piacenza, Friuli Venezia Giulia, Veneto e Liguria fissate nel gennaio scorso verranno ridefinite dal CNID martedì prossimo 3 agosto in una nuova riunione convocata dal probabile nuovo ministro dello sviluppo economico Paolo Romani.

Le motivazioni del ritardo, ormai ventilato da qualche mese, sono state discusse mercoledì scorso nella prima riunione del Comitato Nazionale Italia Digitale, e riguardano principalmente i problemi che le tv locali stanno affrontando in questa transizione alla tv digitale.

Nonostante l’Agcom abbia varato un Piano Nazionale di assegnazione delle frequenze tv, non è stata stabilita la ripartizione dei canali per le emittenti locali che attraverso le proprie associazioni minacciano ricorsi nei tribunali amministrativi regionali. La situazione è estremamente intricata in Lombardia, in Piemonte, in Emilia Romagna e in Veneto dove sono stati attivati dei tavoli di confronto e di coordinamento tecnico tra le stesse tv locali e le autorità degli stati confinanti per i segnali che si propagano all’estero.

Il Ministero per le comunicazioni vorrebbe applicare il piano PNAF sottraendo le frequenze inutilizzate alle tv locali, e in questo modo potrebbe riservare alcuni canali per la banda larga mobile, altri per le tv nazionali, che possiedono già le migliori frequenze. Ma questa complessa riorganizzazione dell’etere si prevede lunga e difficoltosa nel coordinamento tra le emittenti e nell’esproprio delle frequenze. Inoltre non sono d’aiuto i dati non aggiornati in possesso del MSE sugli impianti di emissione dei segnali tv, e l’annosa questione della numerazione automatica LCN dei canali sul telecomando è ancora argomento di polemica e protesta per le tv locali.

Per questi motivi le associazioni delle tv regionali FRT e Aeranti-Corallo hanno chiesto con forza lo spostamento delle date degli switch-off di 30-60 giorni, e richiedono l’attuazione del Piano LCN varato pochi giorni fa dall’Autorità garante per le comunicazioni (che prevede i numeri 10-19 per le emittenti locali); chiedono inoltre la garanzia del coordinamento con i paesi confinanti per evitare interferenze dai loro impianti; e infine rivendicano le modifiche al Piano nazionale per le frequenze in Veneto, Lombardia ed Emilia Romagna. DGTVi e le altre tv nazionali preferirebbero invece rispettare gli step degli switch-off definiti a gennaio.

Da quanto è emerso dalla prima riunione del CNID lo slittamento potrebbe essere quantificato in un mese:

  • la data di avvio dello switch-off della Lombardia, del Piemonte orientale, e delle province di Parma e Piacenza passerebbe dal 15 settembre al 15 ottobre e terminerebbe il 20 novembre;
  • così facendo slitterebbero a cascata anche le altre date per le regioni Emilia Romagna, Veneto e Friuli Venezia Giulia che si potrebbero fissare dal 25 novembre al 20 dicembre;
  • per la Liguria, regione con il territorio più difficile da coprire con i segnali tv, invece si parla di un rinvio fino a maggio 2011.

Aggiornamento 03/08/2010: sono state notificate dal CNID le date ufficiali degli switch-off del nord Italia (leggi qui per approfondire).

  • Piemonte orientale e Lombardia (con le province di Parma e Piacenza): dal 25 ottobre al 26 novembre;
  • Emilia Romagna (escluse le province di Parma e Piacenza): dal 27 novembre al 2 dicembre;
  • Veneto (con le province di Mantova e Pordenone): dal 30 novembre al 10 dicembre;
  • Friuli Venezia Giulia (esclusa la provincia di Pordenone): dal 3 dicembre al 15 dicembre;
  • Liguria: nel primo semestre 2011 (si parla del mese di maggio anche per verificare la compatibilità radioelettrica con l’area tecnica della Toscana).

7 thoughts on “Rinvio Switch-off nord Italia del digitale terrestre: le date possibili

  1. Buongiorno, sembra di vivere una soapopera sul digitale terrestre in Italia, dunque vediamo, vivo anche in USA l’anno scorso 350.000.000 di abitanti nel mese di Giuno in un giorno che non ricordo abbiamo fatto switch over al mattino e alla sera switch off. Dunque gli Stati Uniti hanno leggi federali e statali, e la materia di emmitenza e’ locale quindi statale e non federale, ogni stato decide il come e il quando, con un territori vastissimo e multi funzionale, come si spiega che queste complicazioni maccheroniche non sono mai accadute? e in 12 ore il tutto era terminato? Mancanza dio progettazione, mancanza di coordinameto, tentativo di sfruttamento sulle parcelle ecc e’ un male Italiano , e sempre e dico sempre si cerca sempre di far venire dei grandi mal di testa alla gente!

    1. Ciao Luca,
      il 12 giugno del 2009, data dello switch-off americano, non è proprio tutto filato liscio nella transizione tv, ma sicuramente non si sono verificati i problemi e i disservizi italiani.
      Il governo USA dall’inizio del 2009 fino a luglio dello stesso anno ha distribuito 59 mln di dollari di contributi statali e federali per l’acquisto dei decoder, in modo da aiutare economicamente i cittadini. Nei giorni dello switch-off e in quelli successivi si è anche registrato un numero moderato di chiamate di assistenza (più di 300 mila) da parte dei telespettatori ai numeri verdi.
      Nonostante una vasta campagna d’informazione, qualche problema è inevitabilemente sorto: negli USA quasi 3 milioni di famiglie hanno affrontato il passaggio impreparate (cioè senza aver acquistato un decoder o una tv con sinto dtt).
      Quasi nessun problema invece per le emittenti. Quasi tutte le tv di minore grandezza e quelle locali hanno eseguito il passaggio in digitale tra febbraio e giugno. Il 12 giugno invece hanno effettuato la transizione in tecnica digitale i grandi network nazionali, senza subire alcun problema di emissioni dei segnali, grazie anche alla straordinaria diffusione delle infrastrutture su tutto il territorio statunitense.
      E sta proprio qui la grande differenza tra l’Italia e gli USA. La rete di ripetitori è sempre stata insufficiente nel nostro paese già ai tempi della vecchia tv analogica. Ora col digitale le carenze infrastrutturali si fanno sentire ancora di più. Una mancanza che si fa notare anche nelle infrastrutture per la banda larga e per la rete della tv via cavo che da noi non è mai esistita.
      Un’altra causa dei disservizi del digitale terrestre che ci distingue dal resto del mondo è da individuare nell’inefficienza e nella pochezza delle campagne informative sul dtt propinate agli utenti dal ministero e dalle regioni.

  2. Ma fecendo un rapido calcolo delle regioni passate al digitale terrestre e dei problemi riscontrati fino ad oggi,siamo ancora convinti che il gioco sia valso la candela??O è solo un business??comunque vada ci rimette il cittadino comune che deve vuotare di continuo le tasche!!

  3. Hi there great blog! Does running a blog like this require a large amount of work?
    I have absolutely no understanding of coding but I
    had been hoping to start my own blog in the near
    future. Anyway, if you have any ideas or
    tips for new blog owners please share. I know this is
    off topic nevertheless I simply had to ask. Thanks a
    lot!

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.