Switch-off nord Italia del digitale terrestre: le nuove date ufficiali dal CNID

Il Comitato Nazionale Italia Digitale, riunitosi stamane martedì 3 agosto, ha deliberato le nuove date per lo spegnimento della tv analogica nelle regioni del nord Italia. Il CNID ha accolto le pressanti richieste (e le minaccie di ricorsi al TAR)  delle associazioni delle tv locali che invocano da mesi nuovi regolamenti per l’organizzazione delle frequenze e per la numerazione automatica dei canali del digitale terrestre. I lavori degli switch-off del dtt inizieranno ufficialmente il 25 ottobre 2010 dal Piemonte orientale e dalla Lombardia (l’area tecnica 3) e come indicato dal Ministero per le comunicazioni slitteranno di 40 giorni rispetto al calendario definito a gennaio scorso.

Ecco le nuove date degli Switch-off del digitale terrestre del 2010:

  • Piemonte orientale e Lombardia (con le province di Parma e Piacenza): dal 25 ottobre al 26 novembre;
  • Emilia Romagna (escluse le province di Parma e Piacenza): dal 27 novembre al 2 dicembre;
  • Veneto (con le province di Mantova e Pordenone): dal 30 novembre al 10 dicembre;
  • Friuli Venezia Giulia (esclusa la provincia di Pordenone): dal 3 dicembre al 15 dicembre;
  • Liguria: nel primo semestre 2011 (si parla del mese di maggio anche per verificare la compatibilità radioelettrica con l’area tecnica della Toscana. La provincia di La Spezia invece passerà al digitale nel 2012 con la Toscana).

Fonte: comunicazioni.it

Aggiornamento 23/08/2010: come pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 194 del 20 agosto lo Switch-off dell’area tecnica n.3 (Lombardia, Piemonte orientale e province di Parma e Piacenza) subirà un ulteriore cambiamento di tempi, e partirà il 15 ottobre (invece del 25 ottobre come sottoscritto dal CNID). La data di fine lavori invece sarà il 26 novembre come previsto. Si attendono conferme da parte del MSE…

8 thoughts on “Switch-off nord Italia del digitale terrestre: le nuove date ufficiali dal CNID

  1. è uno scandalo, ma chi pensa ai negozianti e ai produttori che hanno dovuto comprare/produrre decoder e tv in vista di questo agognato switch off e che vedranno ulteriormente spostare la data di quello che doveva essere un momento decisivo per i loro fatturati.
    il ritardo del piano frequenze e delle numerazioni è una colpa che questa “macchina organizzativa” non avrebbe dovuto avere.
    chi pagnerà?…tutti …anche le tv locali che in questo ritardo hanno solo da perdere e probabilmente verranno colpevolizzate per il loro atteggiamento sicuramente lungimirante ed essenziale per la loro sopravvivenza…. ma siccome considerate parte minore di questo business…..vedrete alla fine conteremo i fallimenmti….anche di gruppi editoriali che hanno fatto la storia della tv nel nostro paese.

  2. prima di continuare con lo switch off nn sarebbe meglio risolvere tutti i disservizi ke il dtt ha dato in tutti i posto in cui c’è stato il passaggio al digitale’??

  3. speravo che sta’ porcheria del DTT all’Italiana venisse bloccata definitivamente!cosi’ da evitare ai cittadini questa falsa inutile gia’ obsoleta e costosa rivoluzione che non e’ altro che una manovra disperata di Raiset per mantenere il potere sulla societa’ Italiana attarverso un uso monopolistico dell’etere.

    Hahahahaha comici quelli dell’ agicom(ente prestanome mediaset) e’ la 6 volta dal 2003 che rinviano il passaggio al digitale cio’ dimostra il gran successo.

    Milioni di Euro di fondi Europei destinati allo sviluppo che altre nazioni in Europa hanno impiegato in reti Wireless gratuite,in Italia invece sono stati buttati nel bidone del digitale terrestre ed il nostro internet e’ sempre piu’ lento grazie alla competenza dei nostri operatori internet Italiani e del governo che anziche’ mettere la fibra ottica spacciano chiavette usb che si connettono a internet usando linee wireless che dovrebbero essere gratuite! questo e’ una frode.

    Dove sono finiti gli 800 milioni di euro destinati alla banda larga?? rispondi Letta o prima o poi dovrai farlo alle future generazioni.

    Bisogna prendere atto che il digitale terrestre e’gia’ fallito ossia non c’e’ il tanto osannato pluralismo anzi vi e’ una concentrazione ancora piu’ forte di raiset(mediaset+rai=90% mercato)non e’gratuito il 70% dei nuovi canali sono a pagamento e il decoder anche con incentivo da 50 euro
    ne devi spendere almeno 100 euro altrimenti il buono non e’ valido;non e’ interattivo solo la banda larga e’ interattiva. Considerando anche il fatto che non si e’ ancora risolta la numerazione dei canali, le frequenze sono deboli e i decoder Italiani non sono a norma CE e non adatti a ricevere il segnale in maniera ottimale considerando questo il DTT non solo va sospeso ma bisogna che i cittadini si costituiscano parte civile per chiedere i danni e il rimborso al governo che ha fatto la legge Gasparri, per i soldi pubblici buttati in questo fallimento di digitale ad interesse di un privato, tale privato dovrebbe restituire i soldi che ha sottratto al cittadino promettendo una falsa rivoluzione.

    Fate girare questi link:
    http://www.lsdi.it/dossier/rai/mele.html
    http://www.trentinolibero.org/index.php?op=new&id=3435
    http://www.newnotizie.it/2010/03/15/berlusconi-denunciato-per-violazione-dei-diritti-umani-2/

    1. ma lo sai che in Germania, Svezia e altre nazioni il digitale terrestre è già attivo?
      Non mi pare proprio una obsoleta rivoluzione!

      1. si ..l’unico paese al mondo che non e’ passato e non passera’ al digitale e la corea del nord..certo il paese ideale per questo signore..

  4. Si apre un piccolo giallo sulle nuove date della partenza degli Switch-off del Nord Italia.
    Sulla Gazzetta Ufficiale n. 194 del 20 agosto sono state pubblicate le date del rinvio dei lavori, ma incredibilmente il giorno di avvio dei lavori dello spegnimento della tv analogica in Lombardia, Piemonte orientale, e province di Parma e Piacenza, secondo gli atti ufficiali del governo, torna indietro di 10 giorni rispetto alla data comunicata il 3 agosto dal Comitato Nazionale Italia Digitale e pure pubblicata nei giorni seguenti sul sito del MSE e sulle pagine dedicate al digitale terrestre del Dipartimento per le comunicazioni.
    Quindi secondo queste nuove fonti lo Switch-off dell’area tecnica n.3 partirebbe il 15 ottobre (invece che il 25 ottobre) e terminerebbe il 26 novembre. Rimangono invariate le altre date delle restanti regioni.
    Il fatto mette nuovamente in risalto la grande confusione, in vista dei ricorsi al TAR da parte delle tv locali, che regna negli ambienti del Ministero dello Sviluppo Economico in materia di passaggio alla tv digitale terrestre. Caos che rischia seriamente di mandare per così dire “per aria” tutto l’ambaradan digitale…

    Fonte: digital-sat.it

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.