Per Dahlia Tv un finale annunciato che (quasi) nessuno vuole

Ora sembra tutto perduto. Dalla messa in liquidazione di Dahlia Tv, il 10 gennaio scorso, conseguente alla fuga del gruppo svedese Wallenberg dal mercato del digitale terrestre italiano (mercato saturo di conflitti d’interessi), si prospettava il salvataggio in extremis dell’offerta televisiva e dei posti di lavoro della giovane pay-tv da parte di Telecom Italia e delle squadre di Serie A e B. Oggi invece arriva, come un fulmine nella tempesta, la prima mazzata che può mettere fine alla vicenda: la Lega Calcio Serie A non farà una Tv del campionato di calcio e non rileverà neanche una parte della società Dahlia.

A margine della conferenza stampa, all’uscita dell’Assemblea della stessa Lega A, svoltasi oggi venerdì 28 gennaio, il presidente Maurizio Beretta ha comunicato un appello che ha il sapore amaro di rinuncia: «Abbiamo incontrato questa settimana un paio di volte il liquidatore di Dahlia Tv, il professor Paoloni. Ci ha spiegato che lunedì 31 gennaio si terrà l’Assemblea dei soci di Dahlia Tv con l’intento di sancire la chiusura dell’attività. Da parte nostra, stante i tempi strettissimi per fare valutazioni approfondite, confermiamo il nostro orientamento a cooperare per esplorare possibili soluzioni, ma al tempo stesso crediamo che serva più tempo, almeno fino al 15 febbraio, per approfondire una questione così complessa. Il nostro intento è quello di evitare che le otto squadre di Dahlia Tv perdano la visibilità che è stata loro finora assicurata tutelando al tempo stesso i crediti della Lega, per cui al momento ribadiamo la nostra disponibilità e attendiamo le decisioni che scaturiranno dall’Assemblea dei soci, dopodichè, riunendoci nuovamente il 1° febbraio, valuteremo gli scenari possibili».

Beretta ha dichiarato inoltre che la Lega non può fare uno sforzo più grande di questo, e che non sono state formulate altre ipotesi. Ma la decisione finale spetterà all’assemblea dei soci di Dahlia, che il 31 gennaio purtroppo con tutta probabilità dichiarerà la chiusura definitiva di tutti i servizi e delle trasmissioni della pay-tv.

Alla domanda dei giornalisti se le squadre di serie A abbiano intenzione di fare degli investimenti per divenire veri e propri produttori televisivi, Beretta ha risposto seccamente: «Detto così lo escludo. Dahlia è qualcosa di diverso. Non abbiamo fra i nostri programmi quello di fare una tv della Lega. La nostra strategia è di fare in modo che i club non perdano la visibilità che era stata loro assicurata. Il salvataggio – ha aggiunto Beretta – può essere fatto al meglio se ognuno fa bene il suo mestiere. Noi siamo un produttore di contenuti. Dobbiamo anche tutelare i crediti e gli interessi economici della Lega».

A conti fatti il contratto per i diritti tv 2010/2011 con Dahlia Tv relativo alla Serie A prevede 29 mln di euro. La Lega Calcio ha incassato fin d’ora solo 8,5 mln, e senza dubbio vanterà a fine stagione il credito di 20,5 mln di euro. Come per magia, se le cose andranno male, le squadre di Serie A da salvatrici della patria si tramuteranno in acerrime società creditrici.

L’ultima fievole speranza rimane ancora Telecom. Ma spunta lo zampino di Mediaset. Stamane il ministro Romani ha chiesto a Franco Bernabè di non abbandonare Dahlia Tv al suo destino e il numero uno di Telecom si sta adoperando nonostante Giovanni Stella, l’ad di Ti Media, sia contrario. La Lega calcio fornirà i diritti televisivi e un supporto per la gestione del canale sportivo, Ti Media la banda per trasmetterlo e la Made di Filippo Chiusano le strutture giornalistiche per mantenere accesi anche i canali documentari ed eros.

E i soldi da dare alle squadre di calcio chi li mette? Non è chiaro e la Lega sta pensando di raschiare il fondo del barile. O mettere in vendita altri diritti, o trovare un main sponsor che appoggi il canale Dahlia come Tim lo è della Serie A. Il sospetto è che alla fine sarà Mediaset a pagare, pur di mantenere in vita un concorrente che la farà risparmiare al prossimo giro di acquisti di diritti calcistici.

Fonte: La Repubblica

Aggiornamento 31/01/2011: Dahlia Tv: fine delle trasmissioni. Air Plus non concede nessuna proroga

8 thoughts on “Per Dahlia Tv un finale annunciato che (quasi) nessuno vuole

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  2. Dahlia spegne le trasmissioni, Airplus chiude la porta ad altri contributi

    MILANO – L’assemblea dei soci di Dahlia ha deciso di chiudere l’attività e a brevissimo le trasmissioni verranno sospese. Già le partite della giornata del 2 febbraio probabilmente non verranno trasmesse. ”Telecom Italia Media e Filmmaster hanno proposto una sospensione di due giorni di questa decisione per dare alla Lega il tempo necessario per predisporre una richiesta compiuta e concreta ma Airplus, l’azionista di maggioranza, non ha voluto fare la sua parte di sacrifici” ha detto all’ANSA l’amministratore delegato di Ti Media, Giovanni Stella.

    Due giorni di uso della banda larga costano circa 150.000 euro a cui si sommano circa 50.000 euro del prezzo dei servizi di Filmmaster. I due soci hanno chiesto al socio svedese (che detiene l’80% del capitale dell’emittente) di contribuire proporzionalmente, versando cioè in contanti nelle casse di Dahlia circa 800 mila euro.

    ”Airplus si è detto disponibile a mettere solo 40.000 euro – ha detto Stella – e Telecom e Filmmaster non hanno potuto ovviamente accettare questa contro offerta”. ”Il liquidatore aveva chiesto un segno di attenzione che Airplus non ha voluto dare e ora, entro brevissimo, le trasmissioni verranno chiuse” conferma Stella. ”Se dovessi essere riconvocato in assemblea – conclude Stella ribadendo la volonta’ di trovare una soluzione – sono disposto a sostenere di nuovo la nostra offerta ma la palla non sta a me: qualcuno deve convincere gli svedesi”.

    31 gennaio 2011 | 20:46

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