Il mercato della pubblicità in Italia a gennaio 2022 cresce dell’1,3% rispetto al 2021. La TV chiude il mese con un calo del 4.4%, molto negativo l’andamento di Sky.
Il mercato degli investimenti pubblicitari in Italia inizia l’anno con una crescita dell’1,3% rispetto a gennaio 2021. Se si esclude dalla raccolta web la stima Nielsen sul search, social, classified (annunci sponsorizzati) e dei cosiddetti “Over The Top” (OTT), l’andamento del mese di gennaio 2022 risulta -2.2%. La TV chiude il mese con un calo del 4.4%, il digital spinge con un +6,6%.
«Il mese di gennaio esordisce con un lieve segno positivo ed è l’undicesimo mese consecutivo di crescita, seppure contenuta, come era successo a dicembre – ha dichiarato Alberto Dal Sasso, Adintel Mediterranean Cluster Leader di Nielsen – Ci si può aspettare un febbraio che confermi una crescita in linea con i trend. Con la chiusura del primo trimestre si ipotizza ancora uno scenario attendista per il mercato pubblicitario – sottolinea Dal Sasso – Difficile fare previsioni per i mesi successivi visto il contesto macroeconomico e geopolitico in forte peggioramento. Sicuramente gli effetti economici della guerra in Ucraina si faranno sentire anche sul mercato, in quale misura dipenderà dall’evoluzione e dalla sua durata».
La TV registra un andamento negativo, chiude il mese di gennaio 2022 con un -4.4% a 257,8 milioni di euro, è comunque in crescita dell’1,3% rispetto a gennaio 2021. La pubblicità del piccolo schermo inizia il 2022 con sengi molto negativi: Sky a -25% incassa solo 21,7 milioni (anche per colpa dall’assenza della Serie A in esclusiva quasi tutta su DAZN). Mediaset rallenta dell’1,9% e si ferma a 157 mln, mentre la Rai registra un -4,5% a 50,6 milioni. La7 invece è in controtendenza con +1,5% e 10,7 milioni di ricavi, mentre Discovery cresce ancora di più con +4% e 17 milioni, e si avvicina molto a Sky (nel 2021 la differenza era di ben 12 milioni di euro e nel primo mese del 2022 è di soli 4 milioni).
Come al solito Mediaset la fa da padrone nel mercato pubblicitario TV con il 61% della torta (è addirittura aumentato di 1,7% punti percentuali), poi c’è la Rai con il 19,6%, poi Sky che scende all’8,4% (aveva il 10,7%). E logicamente Discovery cresce con il 6,8% (nel 2021 aveva il 6,3%), come La7 che ha il 4,1% (3,9% nel 2021).
In negativo la stampa con i quotidiani che iniziano l’anno con un -0.5% e i periodici con un -13.6%. Inizio d’anno positivo per la Radio che cresce del +0.8%. Sulla base delle stime realizzate da Nielsen, la raccolta dell’intero universo del web advertising registra un incremento del 6.6% rispetto a gennaio 2021 (+1.5% se si considera il solo perimetro Fcp AssoInternet).
Confermano l’andamento positivo il Transit, +83.5% e l’Outdoor +46.9%, mentre è in calo la Go TV con un -6.9%. E’ stabile il Direct mail, mentre continua la ripresa degli investimenti pubblicitari del mezzo Cinema. Per quanto riguarda i settori merceologici, se ne segnalano 12 in crescita, con un apporto di circa 28 milioni di euro. Il contributo maggiore è portato da Media/Editoria (+52.9%), Distribuzione (+17.4%) e Turismo/Viaggi (+99.9%). In sensibile calo invece gli investimenti di Automobili (-48.2%), Telecomunicazioni (-13.2%) e Farmaceutici/Sanitari (-18.2%).
Fonte: ItaliaOggi | brand-news.it