Il nuovo patron della tv nazionale La7 ha smentito le voci di una possibile apertura a nuovi soci, visto il lock up di 24 mesi sottoscritto al momento dell’acquisto, che gli preclude la cessione di azioni per due anni. «Non credo alle cordate», ha detto Cairo, spegnendo le voci su possibili sinergie con Diego Della Valle, patron della Tod’s, sceso in campo con una manifestazione d’interesse a metà febbraio e disponibile a sostenere l’offerta del fondo Clessidra prima del negoziato in esclusiva di Cairo con TI Media.
«Dopo un lungo periodo di gestazione finalmente siamo arrivati alla conclusione. Per il gruppo Cairo l’acquisizione di La7 è un’operazione importante che si inserisce nel nostro disegno strategico» che ha portato la società a passare da concessionaria di pubblicità a casa editrice di carta stampata e ora anche televisiva. Cairo ha poi ribadito che il deal rappresenta «un tassello importante nella nostra strategia per diventare editori. Il compito è difficile perchè la rete ha dei problemi dal punto di vista economico, ma riscuote grandi successi a livello di ascolti».
A La7 «non ci sono da fare grandi cose, ha già ottenuto risultati importanti e può essere solo migliorata, ma pensare di avere la ricetta in mano senza neanche aver ancora varcato la soglia mi sembr presuntuoso. Tuttavia Cairo ha sottolineato che potrebbe essere realizzato qualche intervento per aumentare gli ascolti nella fascia pomeridiana e potrebbe essere potenziata qualche serata dove gli ascolti non sono così alti». Insomma «interventi mirati e calibrati per migliorare gli ascolti». Per quanto riguarda Mtv«la tv non è mai rientrata nelle nostre intenzioni, – ha affermato Cairo – non perchè non ci piacesse, ma perche’ l’impegno per La7 e La7d era già sufficiente».
L’obiettivo di Urbano Cairo quindi è riequilibrare i conti con uno stretto controllo dei costi e «non penso oggi ad esuberi ma a dare alle persone delle cose da fare». Così il manager, che si prepara ad elaborare un nuovo piano industriale, risponde ai timori di tagli al personale dopo l’acquisizione da TI Media della rete televisiva in cui lavorano, compresi i giornalisti, circa 470 persone. «Non abbiamo mai tagliato i giornalisti – ha sottolineato Cairo ricordando la ristrutturazione fatta con la Giorgio Mondadori e la politica sempre seguita da Cairo Communications -. Credo che sia possibile fare economie importanti senza stravolgimenti». Non c’é ancora una tempistica per la presentazione del nuovo piano ma è possibile che sia pronto entro giugno.
Fonte: Ansa | TMNews | MF-DJ
Matteo Bayre è un esperto di nuovi media e tv digitale, freelance Front Web Developer, SEO Specialist e Web Content Editor. Blogger per passione. Ha una laurea specialistica in Scienze della Comunicazione.