Frequenze tv: la mossa segreta di Mediaset con le torri

Preso atto della frammentazione degli ascolti e della caduta degli investimenti pubblicitari (il -3,1% di fine 2011 e’ peggiorato a -7% a febbraio, con previsioni ancora piu’ negative per marzo, aprile e maggio), i network televisivi stanno spostando l’attenzione sulle infrastrutture. 

Anche percheè, numeri alla mano, scrive Milano Finanza, la gestione delle torri di trasmissione dei segnali tv garantisce margini elevati.

Basti guardare i dati di Ei Towers, nuovo operatore di rete nato dalla fusione di una società di Elettronica Industriale (Mediaset) e DMT. Unico soggetto quotato del settore: nel primo trimestre 2012 il margine Ebitda si è attestato al 39,6%. Un’azienda, quest’ultima, che ha grandi potenzialità nonostante il blackout governativo sulla vendita dei multiplex (stoppato il beauty contest, il governo e l’Agcom lavorano all’asta onerosa che porterà nuovi canali e pià banda da trasmettere), come sostiene Mediobanca Securities, che in un recente report ha portato il target price a 32 euro a fronte dei 16,84 euro attuali.

Ma dove sono queste prospettive? Nella crescita del portafoglio (attualmente composto da 3.200 torri, delle quali 2.300 di proprietà), nelle acquisizioni e nell’espansione internazionale. E, infine, nel possibile interesse dei big stranieri del settore, quali la francese Tdf Group. (MF)

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