Allo scoccare della mezzanotte e un minuto del 22 ottobre Netflix, il colosso della tv online, è atterrato finalmente in Italia.
Ai 63 milioni di abbonati in 50 paesi dalla data odierna si aggiungono anche gli spettatori italiani. La piattaforma online fondata da Reed Hastings potrà offrire un immenso catalogo on demand di film, serie tv, documentari e altri format da consumare subito su qualsiasi tipo di device e in ogni momento della giornata.
Gli abbonamenti sono già definiti: un piano Base con una sessione di streaming alla volta e definizione standard a 7,99 euro al mese, un piano Standard con due sessioni di streaming contemporanee e alta definizione a 9,99 euro al mese e un piano Premium, che consentirà quattro sessioni di streaming alla volta e la visione in Ultra HD 4K a 11,99 euro. Il primo mese di lancio sarà gratis per tutti e abbonarsi sarà facile come sarà altrettanto semplice disdire lo stesso abbonamento.
Riuscirà ad affermarsi in Italia, dove peraltro la copertura della banda larga non è totale? La domanda è lecita in un mercato, quello italiano, che è sempre stato definito ristretto e dove finora è soprattutto sul calcio che ci si è divisi gli abbonati tra Sky e Mediaset Premium. La risposta arriva da Netflix stesso che, nel momento in cui ha deciso di puntare sull’Italia, «è un’opportunità – ha detto a luglio a Ischia Global Fest ai produttori Ted Sarandos incontrandoli per la prima volta – siamo qui non per distruggere il sistema italiano ma per partecipare facendolo crescere e contribuendo alla produzione, il che significa lavoro per gli italiani. Aprire in Italia è un atto di fiducia».
Si potrà accedere da Smart Tv, tablet e smartphone, computer e da una serie di console per videogiochi e set-top box connessi a Internet, oltre che da Apple Tv e Google Chromecast. Due le partnership già siglate con gli operatori telefonici: con Telecom Italia e con Vodafone. Netflix sarà disponibile anche tramite il set-top box TIMvision e i clienti della compagnia telefonica potranno pagare l’abbonamento Netflix tramite la bolletta TIM, mentre Vodafone offrirà diverse promozioni esclusive che includeranno abbonamenti Netflix con l’acquisto di servizi di fibra ottica o 4G. Vodafone consentirà inoltre agli utenti italiani di semplificare la registrazione e il pagamento dell’abbonamento Netflix, che potrà avvenire tramite il contratto. Ci saranno anche le carte regalo Netflix presso diversi rivenditori autorizzati, tra cui GameStop, Unieuro, MediaWorld, Esselunga, Mondadori ed Euronics.
Il catalogo della tv online americana porterà in Italia svariate serie tv e produzioni originali. Saranno in lingua originale, con sottotitoli o doppiate in italiano: Marvel, Darevil e Jessica Jones (entro la fine dell’anno) e poi la miniserie The Defenders, che riunisce i personaggi delle quattro serie precedenti. E poi ancora le serie Sense8, Grace and Frankie, Unbreakable Kimmy Schmidt, Marco Polo e Narcos, i documentari Virunga e Mission Blue, docu-serie come Chef’s Table. E poi le serie prodotte dierettamente da Netflix. Tra i titoli annunciati figurano Crouching Tiger, Hidden Dragon The Green Legend, la serie animata Bojack Horseman, Jadotville, Bloodline, la serie inglese The Crown, The Ridiculous 6 e War Machine di Brad Pitt, mentre alla Mostra del cinema di Venezia ha debuttato con successo il primo film originale Beasts of No Nation, sui bambini soldato. Capitolo a parte le serie cult già in onda in Italia ossia House of Cards (Sky Atlantic) e Orange is the New Black (Mediaset Premium) che comunque Netflix sta cercando di riprendersi.
Arriverà inoltre Suburra, la prima serie televisiva originale prodotta in Italia, realizzata da Cattleya in collaborazione con la Rai. La serie sarà composta da dieci episodi diretti da Stefano Sollima, regista delle serie tv Gomorra, Romanzo Criminale e del film Suburra, opera già uscita nelle sale cinematografiche italiane, disponibile su Netflix negli USA e in America Latina, mentre da noi arriverà sulla piattaforma online a maggio 2016. Per la gioia del pubblico femminile tornerà in onda inoltre la serie cult dei primi anni 2000 Una mamma per amica.
Fonte: Ansa | lastampa.it