Digitale terrestre Bari: la tv c’è ma non si vede

Bari – Sono passati più di tre mesi da quando in Puglia c’è stato il passaggio dalla tv analogica al digitale terrestre. Ci sono voluti anni per adeguarsi alla nuova tecnologia in tutta Italia garantendo maggiore pluralismo di informazione e offerta diversificata. Ma le cose stanno davvero così? A sentir parlare i più la situazione non è assolutamente questa. L’avviso “assenza di segnale” campeggia sugli schermi di tanti telespettatori che da Nord a Sud affrontano quotidianamente i problemi legati al segnale digitale. Bari e provincia non fanno eccezione.

«Parlando con la gente – dice Nicola, antennista – pare che tutti abbiano problemi. Non si contano più gli interventi che ho dovuto fare per sistemare decoder, televisioni e sintonizzare i canali. Adesso sono un po’ diminuiti ma quest’estate era un viavai continuo». I problemi con il segnale televisivo hanno colpito tutti, senza sconti per nessuno. I più sfortunati, a detta di Nicola, sono quelli che hanno comprato il decoder esterno senza cavo, ovvero quello che si collega direttamente con la sua presa scart al televisore. In genere questi decoder, spiega l’esperto, trovano i canali e li memorizzano, ma non permettono di modificare l’ordine stabilito. E così alcuni per vedere Rai 1 devono arrivare al canale 120, e per Canale 5 al 197. È una vera e propria malattia. «L’altra stranezza – prosegue Nicola – è che capita che canali memorizzati spariscano dall’elenco e dalla posizione, per riapparire da tutt’altra parte. Il motivo è difficile da spiegare, tuttavia per me il problema è centralizzato e non ha a che vedere con i decoder».

In altre parole il digitale è stato attivato ma non funziona al 100%. La grande rivoluzione non c’è stata, al contrario di quanto sostenuto dal ministro per lo Sviluppo economico Corrado Passera secondo cui «si tratta di un’importante prova di innovazione, che ha visto un comparto strategico per lo sviluppo industriale e culturale del nostro Paese accettare la sfida e mettersi in gioco, superando le difficoltà e raggiungendo un risultato di grande rilievo».

Ma la gente si lamenta. «All’inizio era tutto regolare – dice Michela – i problemi sono iniziati dopo. Adesso è un miracolo se riusciamo a vedere qualche canale. Una mia amica – prosegue – è disperata. Non riesce mai a vedere la fine dei film. Alle 9 il segnale c’è ma dalle 10 comincia a funzionare male e poi salta del tutto, incredibile». Anche Marta e Marco, una giovane coppia tornata da poco a vivere a Bari, hanno problemi con il digitale. «Abbiamo dovuto spendere soldi per comprare il decoder e avere un servizio migliore. Solo in teoria però. Non funziona niente. È decisamente peggio di prima. Il segnale va e viene, non si riesce a guardare un programma dall’inizio alla fine». «Ormai noi non guardiamo più la tv. Mi rendo conto, però, che per gli anziani è uno strumento di compagnia e il funzionamento a singhiozzo è un bel problema». Si stava meglio prima allora? Questo forse no. Ma di certo il “regolare servizio di trasmissioni televisive” annunciato da Fulvia Colombo il 3 gennaio 1954 adesso ha qualche problema.

Fonte: corrieredelmezzogiorno.corriere.it (Alessandra Montemurro)

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