DAZN, incognita Russia per relazioni Putin-Blavatnik

dazn-publitalia-mediaset

La crisi innescata dalla guerra della Russia contro l’Ucraina potrebbe colpire anche l’OTT sportivo. Le sanzioni economiche dei paesi occidentali infatti potrebbero colpire anche Len Blavatnik, fondatore di Access Industries che controlla DAZN, e miliardario vicino a Putin.

Si mette male per DAZN. Non che questo fosse un grande momento, tra flop di abbonati, sanzioni da parte dell’Agcom per la misurazione degli ascolti e per la qualità delle trasmissioni in streaming. La situazione infatti potrebbe peggiorare a causa delle sanzioni economiche verso la Russia provocate dalla guerra Russia-Ucraina che potrebbero colpire anche Leonard Valentinovich Blavatnik, miliardario e proprietario di DAZN.

Il patron di DAZN infatti, nonostante abbia passaporto statunitense-britannico, è nato in Unione Sovietica nel 1957 a Odessa (Ucraina). Si è formato a Mosca e nel 1978 è migrato negli USA con tutta la sua famiglia. Negli Stati Uniti ha studiato alla Columbia University e a New York. Nel 1986 ha fondato Access Industries, impero industriale del mercato dell’energia, che ha da subito investito in Russia approfittando della caduta del comunismo .

Oggi Access Industries ha diversificato i suoi business in tutto il mondo in mercati molto differenti (petrolio, alluminio, plastica, telecomunicazioni, intrattenimento, media, immobiliare). In Russia l’impero di Blavatnik è ancora impegnato nel mercato dell’alluminio con UC Rusal (secondo produttore mondiale) e nel mercato dei media con Amedia Procutions, una delle più importanti società tv e di produzione audiovisiva russe fondata a Mosca nel 2002.

Blavatnik, filantropo e uomo più ricco del Regno Unito con un patrimonio di 40 miliardi di dollari, appartiene però al cerchio magico di Vladimir Putin, e potrebbe subire molti danni dalla crisi internazionale innescata dalla Russia e dalle conseguenze sui mercati finanziari. I contraccolpi della crisi perciò potrebbe ripercuotersi anche su DAZN, che puntava a quotarsi in borsa a Londra e che si stava risollevando dalle perdite monstre da 2,39 miliardi di dollari del 2020 con una ricapitalizzazione da 4,3 miliardi arrivata direttamente dalle tasche di Blavatnik.

Intanto DAZN comincia ad alzare i prezzi. Dopo la Germania e il Giappone, l’Over The Top ha deciso di alzare il prezzo del proprio abbonamento anche in Spagna. A partire dal 17 marzo  la piattaforma in streaming di sport aumenterò i propri listini del 30%.  Il costo dell’abbonamento passerà così da 9,99 € al mese a 12,99 € al mese

Si prevede poi un ulteriore rialzo per la prossima stagione calcistica dal momento in cui potrà trasmettere le partite della Liga spagnola di calcio recentemente acquisite con l’accordo e lo scambio di diritti con Telefonica.

Fonte: ItaliaOggi

Aggiornamento 02/03/2022:

La replica dell’agenzia internazionale di pubbliche relazioni che lavora per Len Blavatnik pubblicata su ItaliaOggi: «Nell’articolo pubblicato ieri su ItaliaOggi dal titolo “Per DAZN l’incognita Russia. Il dossier Sky Italia” firmato da Claudio Plazzotta, si afferma che il mio cliente Sir Leonard Blavatnik fa parte del “cerchio magico vicino a Putin”, il che è totalmente errato. Il mio cliente non è ora, né è mai stato, un amico o un alleato di Putin, e non è mai stato direttamente associato a lui. È ampiamente riportato che Sir Len Blavatnik non ha avuto alcun contatto con Vladimir Putin dal 2000», conclude Verity Dephoff, Managing Director, Corporate Advisory at Hill+Knowlton Strategies.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.