DAZN ha chiuso il bilancio al 31 dicembre 2020 a livello globale con una perdita monstre di 1,3 miliardi di dollari. Lo si legge nel documento presentato dall’OTT sul registro delle imprese inglesi.
L’Over The Top dello sport in streaming ha chiuso l’esercizio 2020 con ricavi a livello globale pari a 871,8 milioni di dollari (769 mln di euro), +6,4% sul 2019, e una perdita di 1,3 miliardi di dollari (1,15 miliardi di euro), in lieve calo rispetto agli 1,4 miliardi di dollari (1,24 mld di euro) di rosso del 2019.
Tra il 2019 e il 2020 DAZN, controllata dal gruppo Access Industries di Len Blavatnik, ha perso 2,39 miliardi di euro che sommati ai risultati 2021 non ancora ufficializzati (alla fine del 2020 aveva un patrimonio netto negativo per oltre 1 miliardo di dollari) ha reso necessario il recente intervento di ricapitalizzazione da 4,3 miliardi di dollari (3,79 miliardi di euro).
Nel dettaglio, i ricavi sono cresciuti del 6,4% a 871,8 milioni di dollari, di cui 724 milioni di dollari legati all’attività dell’OTT (+20% da 601 milioni nel 2019), 101,4 milioni legati all’attività media (101,5 milioni nel 2019) e 70,1 milioni legati alla categoria ventures (116,6 milioni nel 2019).
I costi sono calati del 27%, passando da 2,7 a 2 miliardi di dollari: i costi per i diritti, tra cui quelli della Serie A in Italia, sono stati pari a 1,19 miliardi rispetto agli 1,7 miliardi del 2019. Una diminuzione legata agli sconti e alla conclusione di alcuni accordi legati alla pandemia ma che sarà destinata a salire nel 2021 considerando, ad esempio, l’acquisto dei diritti in esclusiva per la Serie A: fino al 2028, si legge nel bilancio, DAZN ha infatti stretto accordi per i diritti per complessivi 3,5 miliardi di dollari. Tra gli altri costi, quelli per il personale hanno raggiunto quota 207,3 milioni, mentre i costi per il marketing sono stati pari a 149 milioni di dollari.
La piattaforma di sport in streaming ha commentato così i risultati del 2020: «Prosegue il nostro percorso di crescita grazie a una solida posizione finanziaria. Il bilancio 2020 si riferisce al passato e non rispecchia l’attuale situazione del nostro business. Siamo soddisfatti di aver annunciato di recente un processo di ricapitalizzazione con nuovi investimenti da parte dei nostri azionisti».
Fonte: ItaliaOggi