Beauty Contest: Tivuitalia impugna il bando del concorso di bellezza del digitale terrestre

Non è proprio un concorso ben voluto quello del digitale terrestre, che andrà ad assegnare gratuitamente 6 multiplex agli operatori tv nazionali. Una gara pubblica non competitiva, che gara non è, che è stata imposta dalla Commissione europea per tentare di aprire il mercato tv in questo nostro paese, e per soprattutto chiudere la procedura di infrazione ai danni dell’Italia, aperta nel 2006 sulle disposizioni “discutibili” sul dividendo digitale televisivo della legge Gasparri.

Prima Sky, poi TI Media, poi ancora la Rai, hanno presentato in successione presso il Tar del Lazio un ricorso di contestazione del bando e del dispiclinare del beauty contest. Ora alla luce delle ultime notizie anche Tivuitalia, operatore di proprietà di Screen Service che veicola i canali di Sportitalia, ha impugnato, davanti al Tar del Lazio, il bando di gara per l’assegnazione gratuita delle frequenze digitali nazionali. La società di Tivuitalia, recentemente bocciata dal Ministero sull’assegnazione della qualifica di operatore nazionale e relegata a quella di soggetto locale, ha già annunciato nel luglio scorso l’avvio di alcuni ricorsi presso il Tribunale Amministrativo e presso la Commissione Europea, ritenendosi di fatto un operatore tv nazionale dato che supera ampiamente il 50% di copertura del territorio come dispone la legge Gasparri.

Tivuitalia ha quindi tempestivamente provveduto a proporre la propria impugnazione anche per il bando del beauty contest, in quanto ritenuto lesivo dei principi del pluralismo e della libera concorrenza del mercato della radiodiffusione. La formulazione del bando dal Ministero dello Sviluppo Economico – Dipartimento per le Comunicazioni, puntualizza una nota, non favorisce l’apertura del settore televisivo nazionale a soggetti nuovi entranti, tutelando quindi i soggetti già titolari di più reti televisive nazionali. E in effetti il bando e il disciplinare del concorso di bellezza concederanno generosamente le due frequenze migliori (i canali monofrequenza 55 e 58 UHF) solo ai vecchi operatori della tv italiana, con Mediaset e Rai superfavorite su TI Media.

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