Si conclude in frenata la gara tra le compagnie telefoniche nazionali per il 4G. L’asta pubblica di frequenze, che mette in palio ben 255 MHz di spettro elettromagnetico per le nuove tecnologie della banda larga mobile, si è conclusa ieri alle ore 18.10 nella ventunesima giornata.
Nel corso di 30 diverse tornate, sono stati effettuati 8 rilanci per acquisire blocchi di frequenze in banda 1800 MHz e 2600 MHz, portando un incremento totale di 1.629.627.935,08 euro rispetto alle offerte iniziali, ovvero circa 5,4 milioni di euro in più rispetto a martedì 27 settembre. L’importo totale di incasso, comunque importante, varia di poco rispett a ieri: 3.932.735.100 euro.
Terminata da oramai qualche giorno la competizione sugli 800 MHz (con incassi record sino a 2,9 miliardi), si muove anche se di pochissimo la competizione sui 1800 MHz con H3G che ribalta la gara ottenendo 2 lotti, Telecom Italia solo uno, mentre Vodafone rimane esclusa (per un totale di 475 milioni di offerte). Le telco hanno eseguito i rilanci anche per i blocchi 2600 MHz. Per il blocco generico delle frequenze che erano del Ministero della Difiesa sono giunte al momento offerte per 387 milioni di euro e la graduatoria vede Telecom e Wind con 4 lotti, Vodafone con tre lotti, e H3G ancora battuta rimane a bocca asciutta. Infine i blocchi 2600 MHz specifici rimangono in mano sempre a H3G. Come permane invariata l’offerta di Vodafone da 33 milioni per il blocco specifico FDD in banda 2600 MHz.
La gara riprenderà oggi, giovedì 29 settembre, a partire dalle ore 9.30 presso gli uffici del Dipartimento per le Comunicazioni del Ministero dello Sviluppo Economico.