Asta frequenze tv, Cairo pronto al lancio di nuovi canali sul digitale terrestre

«Un multiplex del digitale terrestre ha circa 22 mega, noi ne utilizziamo circa un terzo e il resto potremo affittarlo ad altri o lanciare nuovi canali». Così Urbano Cairo aveva dichiarato qualche giorno fa a Il Sole 24 ore. E in effetti le mosse strategiche del suo gruppo vanno tutte in quella direzione: diventare un vero e proprio operatore di rete della tv e lanciare nuovi canali.

Dopo aver acquistato nel 2013 a prezzi stracciati La7 e La7d da TI Media, Cairo Communication, attraverso la controllata Cairo Network ha presentato quindi l’offerta economica vincolante per l’assegnazione dei diritti d’uso (20 anni) dei canali tv nell’asta indetta dal Ministero dello sviluppo per il lotto di frequenze L3. L’offerta secondo fonti vicine al gruppo dovrebbe aggirarsi intorno alla base d’asta, cioè 31 milioni 625 mila euro.

Per dare concreta operatività al progetto, Cairo ha siglato con Ei Towers (la tower company controllata da Mediaset che ne ha recentemente collocato sul mercato il 25%) un Term Sheet per la realizzazione e la successiva gestione tecnica pluriennale in modalità full service di una nuova rete televisiva destinata ad operare sulla frequenza nazionale in tecnologia UHF.

Gli accordi tra Ei Towers e Cairo prevedono una fase transitoria (con realizzazione, messa in esercizio della rete e il primo periodo di esercizio) dal 1° gennaio 2015 al 31 dicembre 2017, e una fasse a regime per i restanti 17 anni. Dal 2015 al 2017 Cairo pagherà 14 milioni complessivi all’operatore di proprietà di Mediaset. Dal 2018 18,3 milioni all’anno. Nel caso in cui la banda non fosse sfruttata appieno il gruppo di Urbano Cairo potrebbe risparmiare sino a 4 milioni l’anno.

Ei Towers inoltre prevede investimenti a proprio carico per un valore non superiore a 18 milioni tra il 2015 e il 2016, comprensivi dell’acquisto di trasmettitori messi a disposizione della rete di Cairo (full-full service). Cairo a partire dal primo gennaio 2025 ha facoltà di recesso libero degli accordi.

In questo modo Urbano Cairo andrà a risparmiare l’affitto assai oneroso delle frequenze di Telecom Italia Media Broadcasting che ospitano sin dal passaggio al digitale terrestre i canali La7 e La7d. Secondo fonti interne al gruppo Cairo Communication una parte della banda del multiplex sarà utilizzata per aprire un nuovo o due nuovi canali targati La7, mentre il resto dello spettro sarà affittato a terzi.

Ma l’asta delle frequenze tv (ex Beauty Contest) non è ancora conclusa. I termini dell’offerta saranno discussi il 25 giugno. E pendono ancora sulla gara il ricorso al Tar del Lazio di Prima Tv di Tarak Ben Ammar e il giudizio determinante della Commissione europea, che ha imposto l’asta per chiudere la procedura di infrazione alle regole sulla concorrenza aperta nel 2006.

Intanto il Cdr di La7, con il sostegno di Fnsi, Associazione Stampa Romana e Associazione Stampa Lombarda, chiede un urgente incontro con i vertici aziendali di Cairo Communication e La7 srl. «L’ufficializzazione ieri da parte di Cairo-Communication dell’offerta per la gara sui diritto d’uso delle frequenze tv e della contestuale sottoscrizione con Ei Towers di un accordo pluriennale per la realizzazione e la gestione tecnica del futuro mux, rendono necessario l’avvio urgente del confronto sul piano industriale/editoriale di La7 srl, finora mai presentato dall’azienda».

Fonti: La Stampa | Il Sole 24 Ore

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Redazione
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